Il noto locale “Mangia e bevi” di via Michele Catti a Palermo è “totalmente abusivo”. Lo hanno appurato polizia e vigili urbani nel corso di un’ispezione effettuata con i tecnici dell’Asp. Ad emergere una serie infinita di irregolarità, tra cui l’assenza della Scia per la somministrazione di alimenti e bevande. Inoltre non aveva l’autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico nel marciapiede antistante il locale. Il titolare è stato denunciato e nei suoi confronti elevata una sfilza di sanzioni per oltre 11 mila euro.

Il sequestro

Considerati la gravità e la consistenza degli illeciti si è proceduto al sequestro amministrativo cautelare dell’attività e delle attrezzature utilizzate. Il gestore denunciato perché occupava illecitamente una porzione di suolo pubblico con tavoli e sedie per la consumazione. Ad essere contestati: il mancato adeguamento al regolamento per la concessione dei dehors; l’installazione di una tenda solare senza autorizzazione. Cosa più grave la somministrazione di alimenti e bevande senza l’autorizzazione.

Gli ulteriori illeciti

L’attività è risultata sprovvista della necessaria autorizzazione sanitaria, riscontrate persino carenze igienico sanitarie. Non vi era inoltre alcuna attività di autocontrollo relativa alla normativa Haccp per la conservazione degli alimenti. E come se non bastasse dagli accertamenti effettuati è emerso che i locali che ospitavano l’esercizio commerciale, cui sono stati posti i sigilli, erano stati affittati in nero ai gestori con contratti fittizi.

Il contesto delle attività di controllo

Questi controlli arrivano al culmine di una specifica strategia della polizia di Stato. Nel corso delle ultime settimane ha potenziato i controlli mirato al contrasto all’abusivismo commerciale e agli illeciti amministrativi e penali. Verifiche che parallelamente hanno riguardato anche la repressione di altre attività illecite tra cui consumo e spaccio di sostanze stupefacenti, risse, schiamazzi e disturbi della quiete pubblica. Tale attività ha visto impegnati in prima linea agenti del commissariato “Libertà” che hanno proceduto ai controlli con la collaborazione della polizia municipale e dell’Asp di Palermo.

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