“L’impegno personale assunto dal Governatore Schifani, in merito all’attuazione del Protocollo tra Inl e assessorato Regionale Lavoro, va nella direzione auspicata, in quanto riconosce la drammaticità della questione e la necessità di procedere urgentemente ad una sua risoluzione”. Ad affermarlo è Monica Genovese, segretaria regionale Fp Cgil Sicilia, la quale, insieme al coordinamento degli ispettori siciliani idonei e vincitori del concorso per il reclutamento di 691 unità di Ispettore del Lavoro, molti dei quali oggi hanno già preso servizio in varie regioni d’Italia, segue la vertenza dall’indomani della firma del protocollo datato agosto 2022 e assunto con delibera di Giunta il 6 settembre 2022.
La presa di posizione del presidente della Regione si inquadra in risposta a quanto disposto dall’art.16 del Decreto Lavoro che prevede al fine di potenziare le attività di polizia giudiziaria in materia di salute e sicurezza, l’individuazione da parte dell’’Ispettorato Nazionale del Lavoro, nell’ambito del personale già in servizio, di un contingente di personale ispettivo adeguatamente qualificato che, avvalendosi delle strutture messe a disposizione dall’Inps e dall’Inail, viene impiegato sul territorio regionale.
“Il Protocollo, frutto di una proficua contrattazione con l’Inl – sottolinea Monica Genovese – affronta e risolve, senza ulteriore aggravio di spese sul bilancio regionale, l’atavica ridotta capacità di vigilanza, a causa della carenza di Personale nella nostra regione. Inoltre, con l’attuazione del Protocollo, la Sicilia viene fatta rientrare nell’ambito nazionale per ciò che riguarda la programmazione in materia di salute e sicurezza recuperando ritardi inspiegabili, oltre alla possibilità di utilizzare risorse messe a disposizione dal Pnrr in materia di sicurezza sul lavoro, dal cui utilizzo la nostra Regione è stata finora esclusa. Adesso la Regione non ha più alibi – conclude Genovese – e ogni ulteriore ritardo sarà considerata colpevole responsabilità”.