Annullato lo sgombero programmato per domani mattina, 21 maggio, a Brancaccio. Dopo la mobilitazione lanciata dal Sunia e gli appelli rivolti a sindaco e prefetto, mamma Consuelo e le sue due figlie piccole resteranno nell’abitazione che domani avrebbero dovuto lasciare, nell’attesa di soluzioni alternative.
Darwish “Affermato principio del passaggio ‘da casa a casa’”
“Grazie all’impegno del Sunia, dei comitati e dei cittadini, e anche all’adesione dei candidati a sindaco – dichiara il segretario generale del Sunia Palermo Zaher Darwish – siamo riusciti ad affermare la bontà di un principio che deve essere garantito sempre dalle istituzioni. Ovvero, qualora si debba procedere a degli sgomberi, deve essere garantito il principio del passaggio ‘da casa a casa’. Ai componenti di una famiglia dovrà essere sempre prospettata una valida soluzione abitativa alternativa. Nessuno deve restare per strada e si deve fare in modo che venga assolutamente mantenuta l’unità familiare”.
Lanciata ieri petizione online
Proprio ieri il Sunia Palermo aveva lanciato la petizione online, sulla piattaforma buonacausa.org, per tutelare due famiglie in emergenza abitativa. Quella di Consuelo e quella di Giuseppe M. che, dopo essersi ribellato a un’estorsione mafiosa, denunciandola, ha subito come atto intimidatorio l’incendio della propria abitazione.
La petizione, che aveva tra i primi firmatari il Sunia e la Cgil Palermo, era rivolta al sindaco e al prefetto con la richiesta di trovare soluzioni valide per rispondere alle esigenze delle due famiglie.
La protesta nelle settimane scorse
Proprio sul tema degli sgomberi il Sunia, assieme a Sicet, Uniat e all’Unione degli inquilini, ha manifestato il 21 marzo scorso davanti alla prefettura esprimendo forte preoccupazione per la situazione abitativa della città, aggravata dai pesanti riflessi dell’emergenza sanitaria, dalla ripresa delle esecuzioni degli sfratti per morosità incolpevole, dalla forte incidenza sui costi dell’abitazione dei rincari delle utenze domestiche e degli oneri condominiali per i servizi legati al consumo energetico. “Questo, e altri casi simili – spiegava Zaher Darwish – sono stati al centro o della nostra iniziativa sindacale e oggetto della nostra preoccupazione, già espressa al presidio durante l’incontro in prefettura. E sono il motivo per cui ribadiamo l’urgenza di nuova convocazione, unitamente all’amministrazione cittadina”.
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