Sabato sera e domenica nuova sferzata di maltempo in Sicilia. E’ quello che riporta Agrimeteo Corleone che sulle previsioni del tempo è sempre preciso e puntale.
Eccoci con gli ultimi aggiornamenti serali di quella che è ormai imminente, la prossima ondata di maltempo.
Essa sarà, sulla carta, la più temibile, in quanto tutti i vari parametri da noi analizzati ci suggeriscono come sia elevato il rischio di incombere in fenomeni atmosferici che potrebbero creare qualche apprensione.
Il tutto è da ricondurre a diversi fattori:
A) Terreni ormai saturi in alcune aree sottoposte a eccessive precipitazioni in queste giornate;
B) Asse ideale dell’entrata di una saccatura nord atlantica con contributo artico marittimo e preceduta da una corrente sciroccale che andrà a incentivare il fenomeno dello STAU;
C) Parametri analizzati che propendono alla genesi di grosse strutture temporalesche (anche di tipo multicellulari); ecco solo alcuni aspetti che possono incidere notevolmente sopra un mare ancora tiepido e che sta rilasciando immenso calore di vari mesi sopra media termica.
D) Grossi carichi di umidità alle varie quote altimetriche;
Lo avevamo annunciato anzi tempo, qualora l’autunno nella sua parte iniziale avesse fatto cilecca, la sua seconda parte poteva cambiar volto e anche in modo brusco. Detto questo occhi puntati adesso alle zone indicate, dove le precipitazioni potrebbero risultare copiose, abbondanti e localmente, vedi il Sw dell’isola e il Ne dell’alto versante ionico, essere anche accompagnate da condizioni di criticità.
E’ bene seguire i vari aggiornamenti dei bollettini della protezione civile che emanerà i vari gradi di allerta, sapendo per esperienza che i fenomeni saranno localmente più abbondanti di quanto i lam ad area ristretta individuano. I fattori orografici spesso in simili contesti possono giocare un ruolo fondamentale, vedi il caso della scorsa ondata di maltempo.
Su tutte le zone, le quali chi più chi meno riceveranno la loro dose di piogge, va menzionato il settore alto catanese e messinese ionico, tutto il versante, sia basso che medio/alto, fino alla zona Sud di Messina.
Questa zona potrebbe esser preda di fenomeni localmente anche a carattere di nubifragio specie durante la fase antecedente l’arrivo del fronte freddo previsto nella tarda mattinata domenicale.
L’area peloritana, etneo orientale, saranno le zone dove potrebbero verificarsi anche locali stati alluvionali (accumuli ingenti in 36 ore circa, anche di oltre i 100-150 mm, con picchi pure localmente superiori a monte).
Inutile dirvi che tali quantitativi, dopo giorni di piogge anche abbondanti, rischiano di non far drenare in modo ottimale la precipitazione, la quale nella giornata domenicale sarà localmente violenta e associata a temporali di medio-forte intensità.
Infatti il fronte freddo rallentando il suo moto verso levante e con l’inasprimento del gradiente barico orizzontale, creerà i presupposti per il temibile temporale “auto-rigenerante”.
Più ci impiegherà il fronte ad avanzare e maggior probabilità ci sarà per lo scoppio e purtroppo durata di certi fenomeni. Non escluse neppure locali grandinate e purtroppo anche locali eventi vorticosi. NB.(In simili contesti, quando il vento supera una certa soglia e i vari parametri si incastrano a dovere, non si esclude anche il fenomeno dell’Alcantara/Agrò, dove le piogge localmente ingenti riescono a sfociare nel comparto tirrenico messinese, tra milazzese e barcellonese). Questo andrà monitorato attentamente in sede di now-casting, con l’ausilio del satellite e radar.
Ma zone anche come agrigentino e palermitano meridionale avranno a che fare con tanta pioggia, che almeno nella simulazione numerica appare anch’essa da non sottovalutare.
Infatti l’area di convergenza si attiverebbe già dall’alba domenicale partendo da Ovest ed evolvendo verso levante, preceduta da intense correnti sciroccali che spireranno già da sabato sera, con piogge che tenderanno a bagnare la costa meridionale e ionica. Essi potranno lambire la soglia d’attenzione e raggiungere picchi vicini ai 100 km/h nelle tirreniche, specie centro-orientali nel messinese, area Stretto di Messina (Effetto venturi zona nord)! Mari tutti molto mossi o agitati, tranne il Tirreno che risulterà poco mosso sotto costa per venti di provenienza di “terra”, mentre, dalla domenica mattina lo Ionio rischia di risultare localmente anche molto agitato con mareggiate tra debole e moderata intensità (onde di mare vivo anche superiori ai 4 mt di altezza, con massimi run-up attorno ai 5 mt nei fondali più profondi vicini all’alto versante ionico messinese, dove i marosi rischiano di produrre il fenomeno dell’erosione costiera).
Ci teniamo a precisare che sono altamente sconsigliate le uscite se non per necessità la domenica mattina soprattutto, sconsigliato sostare vicino ai corsi d’acqua. Le ingenti precipitazioni potrebbero anche esser ostacolate dalle mareggiate con l’effetto “tappo” che si verrebbe a creare in simil contesti.
Questo non è un bollettino di guerra, ma solo una ragionevole e cauta precauzione di ciò che si potrebbe verificare, annotando sempre che si tratta di previsioni e non certezze. La speranza è che i lam ad area ristretta rivedano al ribasso certi quantitativi. Ai prossimi aggiornamenti, SEGUITECI!