Maggioranza impantanata in Sicilia, solo liti e scontri. Non basta il piano di tagli agli ospedali e di riordino della rete (leggi qui l’intervista dell’assessore Gucciardi a BlogSicilia). Non c’è accordo neanche sulla manovrina che doveva distribuire le risorse residue attraverso una variazione di bilancio rinviata alla chiusura dei lavori in agosto e poi ancora rinviata l’altro ieri dopo che la maggioranza è andata sotto per tre volte alla ripresa dei lavori.

Non sono bastate 48 ore per trovare un accordo all’interno della maggioranza e così anche oggi niente manovra. Dopo tre sospensioni il presidente di turno, Giuseppe Lupo, constatata l’assenza del numero legale in Aula ha rinviare i lavori al pomeriggio di martedì prossimo alle 16.

sala d’ercole si è impantanata sull’articolo 25 che stabilisce che le spese dei gruppi parlamentari, relative ai consumi elettrici, idrici e di pulizia dei locali, vengano posti a carico dell’Ars invece che dei singoli gruppi. La manovra, destinata a dare risposte a tutti gli enti esclusi dalla scorsa finanziaria, contiene anche i fondi per le ex Province e
l”assistenza agli alunni disabili, approvate prima della pausa estiva e rimaste ”congelate” in attesa del via libera definitiva al testo.

Anche questo ‘blocco’ sarà al centro del vertice di maggioranza convocato per martedì nel quale si dovrà discutere, principalmente, dello scontro sul Piano di riordino della rete ospedaliera. 

Dure le reazioni a questo ennesimo rinvio: “Per paura di una foto con la cravatta scomposta mentre votano l’aumento della spesa per i gruppi parlamentari all’Ars, rimandano l’aula alla settimana prossima, mentre la Sicilia piange miseria – dice il deputato M5S Matteo Mangiacavallo intervenendo in aula durante la discussione della manovrina – in aula sentiamo spesso il termine responsabilità, ebbene a non conoscerne il significato sono i deputati della maggioranza, quella stessa maggioranza che non si presenta dal 10 agosto per meri interessi di bottega e quando lo fa ritiene una priorità cambiare la legge elettorale o aumentarsi la spesa per i gruppi parlamentari piuttosto che occuparsi dei veri problemi dei cittadini”.

“Abbiamo più volte chiesto sia in aula che in conferenza di capigruppo di dare priorità alle norme che avrebbero una priorità per l’interesse dei siciliani – aggiungono i deputati 5 stelle – , dai consorzi di bonifica al servizio per i disabili, dalle ex province ai lavoratori e precari. Più volte abbiamo offerto a questa maggioranza, arrogante e sfilacciata di votare norme di interesse concreto per i cittadini, ma a questa agenda, hanno preferito la legge elettorale. Oggi non solo non hanno i numeri per farsi approvare le norme, ma pretendono di farsele approvare da noi”.

Ancora più duro il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone “Assistiamo ancora una volta ad una tragicomica sceneggiata di una maggioranza che dimostra negligenza e assoluto dispregio nei confronti dei siciliani. L’Assemblea viene infatti  rimandata di una settimana per mancanza di numero legale, malgrado la presenza di Forza Italia e delle opposizioni, per l’assenza di oltre venticinque deputati dei partiti che sostengono il governo Crocetta. Una maggioranza ed un esecutivo che devono togliere quanto prima il disturbo nell’interesse dell’intera Sicilia”