“Nel contesto delle illustri scarcerazioni, dopo il ritorno in carcere di Giulio Caporrimo, ora è stato il turno di un altro reggente, Pino Scaduto, uscito lo scorso aprile. Entrambi sono emersi alle cronache giudiziarie per aver tentato, dopo il capo dei capi, Totò Riina, di ricostruire forme alternative di un’organizzazione di vertice di cosa nostra”.
Lo dice il comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Antonio Di Stasio, che non nasconde la soddisfazione per l’operazione odierna “In particolare, negli anni 2007/2008, Scaduto, insieme a Benedetto Capizzi, – continua Di Stasio – era stato il promotore del progetto di ricostituzione della commissione provinciale di Palermo. Mentre Caporrimo aveva organizzato, nel 2011, l’incontro di “Villa Pensabene” riunendo tutti i capi mandamento del capoluogo siciliano”.
“Ancora una volta – conclude – è risultata premiante la sinergia tra la Procura e i Carabinieri e la solerzia degli organi giudicanti. Una ulteriore conferma che lo Stato c’è”.
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