Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, stamane è alla caserma Lungaro della polizia di Stato per partecipare al confronto dibattito con Tina Montinaro, vedova del capo scorta di Giovanni Falcone, Antonio.
Il confronto con gli studenti
Il confronto – moderato dalla giornalista Elvira Terranova – è incentrato sul libro di Tina Montinaro “Non ci avete fatto niente”, edito da De Agostini. Ad accogliere il ministro gli alunni del Convitto nazionale di Palermo che, a sorpresa, hanno intonato la canzone “Non ci avete fatto niente” (di Ermal Meta e Fabrizio Moro).
Presenti anche una scuola elementare Pertini di Palermo e Marconi di Licata. In aula il capo della polizia Lamberto Giannini, l’ex questore di Palermo Renato Cortese, il procuratore capo Maurizio de Lucia, il presidente della Corte di appello Matteo Frasca, la procuratrice generale Lia Sava, il presidente della Regione, Renato Schifani, il presidente della Commissione Antimafia, Antonello Cracolici, il prefetto di Palermo, Maria Teresa Cucinotta.
L’omaggio a Falcone
Piantedosi, ha deposto una corona di alloro davanti alla stele di Capaci per rendere omaggio a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e agli agenti di polizia vittime della strage mafiosa del 23 maggio del ’92. “Le stragi del ’92 hanno creato un processo di accelerazione nella lotta al fenomeno della mafia, che non poteva essere accettato. Quel sacrificio non è stato vano”, ha detto Piantedosi
Chiunque può essere un eroe
“La mafia è sicuramente cambiata, come sottolinea anche il libro di Tina Montinaro. La mafia è meno violenta, più silenziosa, sta attraversando una nuova stagione. Va combattuta sempre, con diffuso impegno civile, perché in quanto fenomeno umano avrà la sua fine. Il fatto di agire sotto traccia mirando a nuovi obbiettivi è già sintomatico, testimonia un cambio di rotta a livello anche di società”, dice Matteo Piantedosi, durante la presentazione di “Non ci avete fatto niente”, il libro di Tina Montinaro, vedova dell’agente Antonio Montinaro, e in corso a Palermo, nell’aula multimediale della Caserma Lungaro. “È una grande sfida anche evitare le insidie e i centri di potere, dietro a risorse e a fondi PNRR – aggiunge Piantedosi -. C’è un’attenzione continua grazie anche alla competenza maturata negli anni. All’epoca decidere da che parte stare non era una scelta scontata. Non c’è bisogno di prendere impegni straordinari per avere consapevolezza da quale parte stare per essere eroi civili”.
La “zona grigia”, non faremo sconti.
“L’arresto di Messina Denaro è stato davvero come togliersi una spina dal fianco. Credo che nessuna azione istituzionale avrebbe avuto questo effetto se alle spalle non ci fosse stato un cambio culturale, una sensibilizzazione continua. Esempi come quelli di Tina sono esempi di eroi civili che fanno di tragedie private un messaggio culturale importante, al servizio della legalità”, lo ha detto Matteo Piantedosi, Ministro dell’interno, durante la presentazione di “Non ci avete fatto niente”, il libro di Tina Montinaro, vedova dell’agente Antonio Montinaro, e in corso a Palermo, nell’aula multimediale della Caserma Lungaro. “Ci sono indagini in corso, – aggiunge il Ministro – che comunque non negano la presenza di un sistema criminale collaudato, di una zona grigia contro cui dobbiamo ribellarci. Noi non faremo sconti. C’è tutto un contesto civile che deve impegnarsi, che non deve alimentare una borghesia mafiosa. Ed è importante creare le condizioni per assottigliarla sempre di più fino a farla scomparire”. Tra i presenti all’incontro anche il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.
Mortinaro: “Donne dei mafiosi se ne devono andare, non noi”
“Più passava il tempo e più mi rendevo conto di avere avuto a fianco un grande uomo e un grande poliziotto che con le sue scelte mi ha dato modo di camminare a testa alta, assieme ai miei figli, in giro per l’Italia. Io tutti i giorni parlo e organizzo cose per mio marito, non mi sento vedova. Sono 31 anni che ho questo marito accanto presente, e quindi sono la moglie. Parlo ai giovani perché sono il nostro futuro e questo libro vuole essere un regalo fatto ai nostri bambini, devono sapere chi sono questi grandi uomini che hanno dato la possibilità a noi e a loro di alzare la testa”, ha detto la Mortinaro.
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