Si chiude con assoluzioni e prescrizioni il processo per trasferimento fraudolento di valori, aggravato dall’agevolazione di Cosa nostra, celebrato di fronte ai giudici della quarta sezione del Tribunale di Palermo, nei confronti di 15 imputati che erano considerati legati al clan mafioso del quartiere Pagliarelli. Il procedimento penale, come riporta il Giornale di Sicilia, si chiude con 6 assolti perché il fatto non sussiste. Si tratta di Carmelo Giardina, Chiara Portaro, Michele Armanno e Gaetano Fiorella. Assolti ma anche prescritti Luigi Giardina, cognato di Nicchi, e Alessandro Costa.
Altre nove persone sono state “salvate” dalla prescrizione e dall’esclusione dell’aggravante di mafia. Sono Gianni Nicchi, Davide Campione, Giovanni Catalano, Alessandra Giardina, Gaspare Perna, Rita Criscione, Salvatore Sansone, Giovanni Costa e Antonina Radicelli.
Al centro dell’inchiesta, nata nel giugno 2016, finirono alcune attività commerciali considerate intestata a prestanome dei boss della famiglia di Pagliarelli.
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