I boss di San Lorenzo Salvatore e Sandro Lo Piccolo e Andrea Adamo sono stati condannati ciascuno a 30 anni, in abbreviato, per l’omicidio di Lino Spatola.
L’accusa in giudizio era rappresentata dai pm Roberto Tartaglia e Amelia Luise. Le indagini sul delitto sono state riaperte grazie alle rivelazioni del pentito Antonino Pipitone che è stato ritenuto dunque attendibile.
Spatola, ucciso il 18 settembre 2006 nelle campagne di Montelepre (Palermo) e poi seppellito in un terreno di Villagrazia di Carini, fu eliminato su ordine dei Lo Piccolo che lo ritenevano un traditore per essersi avvicinato al loro rivale, Antonino Rotolo, reggente del mandamento mafioso di Pagliarelli.
Tra le due fazioni esistevano contrasti sul rientro dagli Usa dei cosiddetti “scappati”, i mafiosi che avevano perso la seconda guerra di mafia e, per avere salva la vita, erano stati costretti ad allontanarsi dalla Sicilia. I killer commisero un drammatico errore di persona e al posto di Spatola uccisero un pensionato, Giuseppe D’Angelo. L’errore non fermò i boss di San Lorenzo, che il 18 settembre fecero uccidere la vittima designata.
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