Il giudice Ivana Vassallo ha condannato in abbreviato tre uomini arrestati nel corso dell’operazione Fenice condotta dai carabinieri della compagnia di Misilmeri accusati di essere i capi e i gregari della famiglia mafiosa del centro alle porte di Palermo.
Salvatore Baiamonte, 51 anni, è stato condannato a 11 anni e 8 mesi, Alessandro Ravesi, 46 anni a 12 anni e 4 mesi, Cosimo Michele Sciarabba, 44 anni 13 anni e 4 mesi.
Nel corso delle indagini è stato accertato che c’erano diverse onlus che aveva messo le mani sul trasporto dei malati e sui servizi funebri. A fare luce sulle richieste estorsive due imprenditori che sono stati sostenuti da Addiopizzo.
Il giudice in primo grado ha riconosciuto una provvisionale immediatamente esecutiva a due piccoli imprenditori che si sono costituiti parte civile.
“Grazie alle denunce, in poco tempo investigatori e magistrati hanno ricostruito gli episodi estorsivi perpetrati da chi faceva parte della famiglia mafiosa di Misilmeri- spiega Addiopizzo in una nota -. Una vicenda che dimostra, ove ce ne fosse di bisogno, come esistono le condizioni per denunciare in sicurezza e affrancarsi dal fenomeno estorsivo anche nella provincia di Palermo, dove il controllo del territorio di Cosa nostra resta più serrato di quanto possa registrarsi oramai in alcune aree della città”.