Faceva affari con la mafia di Partinico per il traffico di droga, adesso è un potenziale pentito. Si tratta di Antonino Tranchida, 37 anni di Paceco nel Trapanese, che come riporta Live Sicilia avrebbe cominciato a vuotare il sacco da collaboratore di giustizia. Lui è stato invischiato in numerose operazioni che hanno visto al centro importanti traffici di droga. A venire fuori i suoi interessi e i legami di grande amicizia con esponenti di spicco della mafia di Partinico legata alla famiglia Vitale. Quindi ha grandi conoscenze in questo territorio che potrebbe rivelare nuovi incredibili scenari della malavita.
Tranchida sta parlando con diversi magistrati della Procura di Palermo. alcuni suoi verbali sono stati già depositati in diversi processi in corso e che vedono importanti traffici di droga. Secondo quanto trapela il 37enne sarebbe in grado di svelare circostanze e fatti fondamentali sull’asse mafia-droga. Il suo non era affatto un ruolo marginale in questi affari, ecco perché la Procura sta ascoltando quel che ha da dire con grande attenzione. Il pacecoto fu arrestato nel 2021 nell’ambito dell’operazione antimafia e antidroga “Gordio” che vide come epicentro proprio Partinico. Nel luglio scorso è arrivata la condanna in primo grado a 4 anni e 4 mesi.
Perché Tranchida potrebbe essere un uomo chiave tra i collaboratori di giustizia? Perché ha avuto un ruolo importante in quell’operazione “Gordio”. Anzitutto aveva una grande amicizia con Michele Vitale, proprio uno degli storici membri della famiglia mafiosa dei Fardazza coinvolto in quella stessa operazione. Tra gli arrestati c’era proprio una collaboratrice di giustizia: Giusy Vitale, ex capo del mandamento, sorella dei padrini Vito e Leonardo, che sostituì ai vertici del clan dopo l’arresto. Vitale sarebbe stata al centro di un maxitraffico di stupefacenti insieme al nipote Michele Casarrubia. Tranchida potrebbe sapere tanto di questo affari e della stretta collaborazione in affari tra la mafia di Partinico e il narcotraffico della Calabria.