Questi gli indagati nell’ambito dell’inchiesta dei pm palermitani su un giro di mazzette alla Regione siciliana per progetti relativi alle energie alternative e che vede al centro l’imprenditore alcamese Vito Nicastri, che
sarebbe vicino al boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro, oggi tornato in carcere:
Paolo Franco Arata, 69 anni, professore, consulente della Lega sull’energia ed ex parlamentare di Fi, il figlio Francesco Paolo, 39 anni che si era trasferito da Roma ad Alcamo; Giacomo Causarano, 70 anni;
l’imprenditore Francesco Isca, 59 anni; Angelo Giuseppe Mistretta, 62 anni; Manlio Nicastri, 32 anni, figlio di Vito e Alberto Tinnirello, 61 anni, funzionario regionale, prima al Dipartimento dell’Energia.
Sono accusati a vario titolo di corruzione e intestazione fittizia, Isca risponde di associazione mafiosa. Sono in corso perquisizioni negli uffici regionali.
Uno stralcio di questa inchiesta trasferito a Roma ha portato sotto indagine il sottosegretario leghista Siri
(Ansa)
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