I carabinieri del comando provinciale di Palermo con lo squadrone eliportato cacciatori di Sicilia, dal nucleo cinofili di Palermo – Villagrazia, con supporto aereo garantito dal 9° nucleo elicotteri, hanno dato esecuzione a 19 provvedimenti cautelari in carcere emessi gip di Palermo su richiesta della Dda
Gli arrestati sono indagati per associazione mafiosa, estorsione, danneggiamento seguito da incendio, lesioni personali, minacce, incendio, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, trasferimento fraudolento di valori, furto in abitazione, favoreggiamento personale, turbata libertà degli incanti, commessi con l’aggravante del metodo mafioso.
Il provvedimento scaturisce da un’attività investigativa condotta dal reparto territoriale dei carabinieri di Termini Imerese dall’anno 2015 al 2022, di monitoraggio del mandamento mafioso di Trabia, con particolare riferimento alle famiglie di Termini Imerese, Caccamo, Trabia, Vicari e Cerda – Sciara. Sono state ricostruite estorsioni a commercianti e imprenditori.
E’ stato ridefinito l’organigramma del mandamento mafioso di Trabia e delle famiglie ad esso collegate, individuandone vertici e reggenti, per impedirne la riorganizzazione.
Il gip Lirio Conti ha disposto il carcere per i 19 indagati nell’operazione antimafia nel Palermitano. Gli indagati sono Massimo Andolina, 48 anni, di Petralia Sottana, Tommaso Consiglio, 52, di Palermo, Biagio Esposito Sumadele, 45 anni, di Palermo, Pietro Erco, 60 anni di Torre del Greco (Na), Giuseppe Galbo, 65 anni, di Sciara, Giuseppe Lo Bianco, 42 anni, di Palermo, Salvatore Macaluso, 60 anni, di Vicari, Mario Salvatore Monastero, 69 anni, di Caccamo, Pietro Passafiume, 35 anni, di Termini Imerese, Luigi Antonio Piraino, 63 anni, di Cerda, Gaetano Pravatà, 51 anni, di Palermo, Ignazio Saccio, 56 anni, di Vicari, Rosario Saccio, 55 anni, di Vicari, Francesco Sampognaro, 59 anni, di Caccamo, Calogero Sinagra, 66 anni, di Sciara,, Antonino Teresi, 61 anni, di Sciara, Francesco Turturici, 66 anni, nato a Trabia, Carmelo Umina, 61 anni, di Vicari, Massimiliano Vallone di 46 anni, di Palermo.
Ieri una operazione antimafia era stata condotta, invece, dalla polizia a Palermo d’urgenza. Poteva scatenarsi una guerra di mafia dopo l’omicidio di Giancarlo Romano allo Sperone. Nel corso delle perquisizioni di questi giorni sono state trovate armi e munizioni. Bisogna fare in fretta ed eseguire gli arresti per evitare altro fuoco.
La Dda di Palermo diretta da Maurizio de Lucia ha delegato la squadra Mobile e la sezione investigativa dello Sco di Palermo di eseguire un’ordinanza custodia cautelare in carcere a carico di 8 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, traffico di stupefacenti e detenzione illegali di armi. Uno è stato portato in carcere dai carabinieri.
L’attività investigativa era già partita da tempo. Lo stesso Giancarlo Romano era indagato in questa inchiesta. L’indagine ha interessato il territorio di Brancaccio e le famiglie mafiose che compongono l’omonimo mandamento cittadino – Brancaccio, Roccella-Guarnaschelli e Corso dei Mille – delineando i nuovi assetti organizzativi delle compagini mafiose.