Una giornata dedicata all’integrazione, ma soprattutto all’inclusività, quella di ieri, 30 settembre, al Macaria, festival della pasta che si svolge a Palazzo d’Aumale a Terrasini e che vede oggi la sua ultima serata dopo due giorni di grande successo. E quando parliamo di giornata intendiamo davvero attività dalla mattina alla sera.
Si è partiti, infatti, alle 11 con il birrificio Bruno Ribadi, sponsor e promotore della manifestazione, che ha aperto le porte del proprio stabile ai ragazzi di SporT21, associazione sportiva dilettantistica di volontariato che si occupa di attività motoria, sportiva agonistica e di promozione sociale sul territorio che coinvolgono atleti con disabilità intellettiva relazionale. L’obiettivo è stato quello della formazione sulle birre ai ragazzi, in linea con il progetto già in atto della Birra T21 prodotta dai ragazzi con sindrome di down in partnership con Bruno Ribadi. La formazione degli stessi è proseguita a Palazzo d’Aumale e questa volta ha riguardato la protagonista del Macaria, la pasta, appunto.
Alle 17.30 il palco di Palazzo d’Aumale ha ospitato un momento di riflessione dedicato a realtà sociali che hanno trovato riscatto nel settore dell’enogastronomia. Un momento che ha visto gli interventi di Romina Failla del Consorzio Umana Solidarietà, Antonio Campo, chef del ristorante Moltivolti di Palermo, Mimmo Giglio, titolare di Pasta Giglio e Giampiero Gliubizzi, presidente dell’Associazione SporT21. Una tavola rotonda incentrata sull’inclusione e sull’integrazione per la crescita economica e sociale all’interno del settore agroalimentare ,attraverso il racconto delle esperienze dei protagonisti: oltre quella dei ragazzi di SporT21, infatti, si è parlato del lavoro di inclusività etnica che stanno svolgendo Failla e Campo attraverso le proprie attività, e di integrazione sociale attraverso i progetti portati avanti da Giglio nelle carceri di Palermo.
Gli stessi temi sono stati trattati nelle due cooking demo che hanno visto protagonisti lo stesso chef Antonio Campo e la chef Hajer Aissi, tunisina di origine, ma perfettamente integrata da anni nel contesto trapanese, grazie anche al suo ristorante Cantina Siciliana e alla lungimiranza del suo pigmalione Pino Maggiore, che del ristorante è stato il fondatore e l’oste per decine di anni.
Infine la giornata si è conclusa con uno spettacolo di stampo internazionale. Dopo tutte le più grandi metropoli mondiali, dopo gli eventi dei grandi marchi della moda, come Dolce e Gabbana, e quelli dei grandi nomi sportivi, come Adidas e Juventus, anche a Terrasini si è parlato di voguing attraverso la ballroom di Marika Veca, pioniera della scena siciliana del voguing e coreografa a livello internazionale, nonché direttrice artistica di numerosi eventi in Italia.
Il voguing è uno stile di danza contemporanea, nato nei sobborghi di Harlem nei primi anni Sessanta, una sorta di performance, venuta alla ribalta negli anni Novanta grazie a Madonna, che appartiene alla comunità LGBTQ+ e a quella nera latina. Oggi si esprime per lo più attraverso le ballroom, delle vere e proprie competizioni a metà tra la sfilata e la danza. Il focus della serata è stato dunque la libertà di espressione del proprio essere attraverso una competizione a tutti gli effetti giudicata da una giuria formata da Nicole Iannello, direttrice dell’Istituto di moda Burgo di Palermo, Mirko Pace e Lorenzo Barbaro, rispettivamente presidente e vice presidente dell’ArciGay di Palermo, Gioli e Assia, producer internazionali. Uno spettacolo che ha trasportato Terrasini alla ribalta donandole un’aura di internazionalità, oltre a renderla sostenitrice attiva dell’iclusività sociale e di genere e, di conseguenza, dei diritti umani.
Oggi, 1 ottobre, la manifestazione si chiude, sempre a Palazzo d’Aumale, con la giornata dedicata alla sostenibilità sulle nostre tavole, cominciando con la tavola rotonda delle 17.30 che vedrà il confronto tra Giuseppe Cuffari, UOC Reporting Ambientale, salute & ambiente dell’ARPA Sicilia, Pietro Vitale, funzionario tecnico biologo UoC area amare dell’ARPA Sicilia, Carlo Nesler, formatore ed esperto di fermentazione, gli chef Accursio Craparo del ristorante una stella Michelin Accursio di Modica (RG9, Francesca Barone chef e titolare del ristorante Fattoria delle torri sempre a Modica, Salvatore Campagna chef patron del ristorante Secondo Tempo di Termini Imerese (PA) e lo chef Gioacchino Gaglio del Cortile Pepe di Cefalù (PA). Si prosegue alle 18 con le due cooking demo che vedranno protagonisti Accursio Craparo e Dionisio Randazzo, chef del ristorante Nunziatina di Taormina, in provincia di Messina. Alle 20 apertura per l’ultima sera del ristorante all’aperto Macaria mentre sul palco andrà in onda lo spettacolo musicale dei Jumpin Up.
È possibile assaggiare i piatti preparati in diretta durante le cooking demo gratuitamente, ma solo su prenotazione fino ad esaurimento posti, inviando un messaggio attraverso la pagina Facebook di Macaria. La stessa procedura sarà da utilizzare per prenotare i posti per i laboratori per bambini previsti oggi e domani dalle 18 alle 20.