E’ morta dopo aver combattuto strenuamente contro una malattia Maria Fasolo, moglie di Antonello Cracolici, esponente e parlamentare regionale del Pd. Aveva 59 anni.
È stata dirigente del Pci, del Pds, dei Ds e infine del PD siciliano. Il suo impegno, da convinta animalista e per la difesa dei diritti dei minori, è sempre stato portato avanti con passione e determinazione.
Lascia il marito, Antonello e la loro figlia Diana.
Tanti i messaggi di cordoglio lasciati sui social per Maria Fasolo.
Sulla pagina facebook del marito si legge: “Non ci sono parole, solo tenui carezze all’anima tua e preghiere per quella di Maria
“Raccontare il dolore, attraverso le parole, – dice Fabio Teresi – è sempre difficile. Spesso il silenzio sembra essere l’unica soluzione, ma non questa volta. Oggi ci ha salutati Maria Fasolo, una persona molto importante per me. Una donna che lottava ma sorrideva alla vita, una dote unica e rara oggi, in un mondo pieno di retorica e tante metafore. È un lutto collettivo, perché Maria lavorava al fine di rendere la nostra Sicilia un posto migliore. Nessun battibecco, nessun vecchio litigio può distrarmi dal dolore che provo ora. Mi mancherai, ci mancherai. Ciao Maria”.
È morta Maria Fasolo, dirigente del Pd siciliano e moglie di Antonello Cracolici. È morta oggi a Palermo Maria Fasolo, 59 anni, negli ultimi mesi ha combattuto una malattia che l’aveva allontanata dalla vita pubblica. È stata dirigente del Pci, del Pds, dei Ds e infine del PD siciliano. Il suo impegno, da convinta animalista e per la difesa dei diritti dei minori, è sempre stato portato avanti con passione e determinazione. Lascia il marito, Antonello Cracolici, esponente e parlamentare regionale del PD, e la loro figlia Diana.
Sei sempre stata una donna forte. Una delle più forti che io abbia mai conosciuto. Ti ho sempre ammirato e un po’ ti ho anche temuta! Buon viaggio Maria Fasolo che la terra ti sia lieve. Condoglianze Antonello.
Se dicessi che conoscevo bene la compagna Maria Fasolo direi una bugia…. avrò,.sì e no, scambiato 3 parole, con lei.
Però ricordo con precisione fotografica che Maria riusciva a tenermi incollato sulla sedia della sala riunioni della sede siciliana del PDS in Corso Calatafimi, ad ascoltare i suoi interventi, forbiti dotti, pacati nel tono, ma sempre ricchi di contenuti e di analisi politica.
Una dirigente politica di altissimo livello, che avrebbe meritato ben maggiori fortune.
Perciò oggi, insieme a tutta la sinistra siciliana, non posso che piangere la scomparsa prematura di una delle dirigenti politiche più illuminate che questa terra abbia partorito.
Ad Antonello Cracolici, marito e compagno di lotte per una vita, va il mio pensiero, il mio affetto e il mio abbraccio…
Era il mese di Aprile del 2013.
Insieme a tanti altri giovani siciliani, occupavo per qualche giorno la sede regionale del PD in Via Bentivegna a Palermo.
Era il periodo del paventato inciucio nazionale e del governissimo con Berlusconi.
Contestatavamo il partito nazionale e regionale, non condividevamo azioni e prospettive future.
Eravamo tutti giovani e non capivamo esattamente cosa stavamo facendo.
Avevamo ragione e torto allo stesso tempo; ad ogni modo fu un’esperienza che ci fece crescere molto.
Un giorno entrò nella sede Maria Fasolo, storica dirigente del partito.
Ci tenne per più di un’ora ad ascoltarla: ci insultò, ci rimproverò, ci spiegò cosa fosse la vera e seria militanza, il rispetto dei ruoli e delle modalità di azione politica. Ci disse in soldoni che stavamo facendo una stronzata.
Lo fece a suo modo: con forza, passione e determinatezza.
Solo qualcuno di noi ebbe il coraggio di balbettare qualcosa di sensato davanti a quel fiume in piena.
Dopo qualche minuto tornò da noi, ci chiamò in disparte e ci disse: “Ragazzi, siete qua da due giorni e so che non avete mangiato. Tenete questi soldi (credo fossero 50 euro ma non ci giurerei) e andate a comprare dei panini e qualcosa da bere”.
Lo fece con un sorriso e uno sguardo da mamma che francamente in questi anni non ho mai dimenticato.
Questa per me è stata Maria Fasolo.
Per me cresciuto a pane e partito, a prescindere da posizioni spesso diverse, un esempio.
Il partito e la politica siciliana perdono oggi un pezzo di storia.
Un abbraccio sincero ad Antonello Cracolici e condoglianze alla famiglia.
Che la terra ti sia lieve, Maria.
Mi passano davanti nella memoria le interminabili riunioni delle direzioni provinciali, l’energia con cui sosteneva le sue proposte e le sue tesi, MARIA FASOLO non si arrendeva mai, e molto spesso aveva anche ragione, non tollerava gli opportunisti gli ipocriti e quelli che erano sempre pronti a cambiare casacca, non appena fiutavano opportunità diverse, era generosa , era nel PD ma come tanti di era noi era del PCI e …. basta non mi va di dire altro … sono veramente triste…
addio compagna Fasolo