Sono stati celebrati nella chiesa del cimitero di Sant’Orsola a Palermo, i funerali di Laura Papadia la palermitana di 36 anni che sarebbe stata strangolata dal marito, Nicola Gianluca Romita, 48 anni a Spoleto dove la donna viveva da due anni. In tanti hanno dato l’ultimo saluto. In chiesa, accanto ai familiari, al padre Maurizio, ai fratelli Alex e Fabio, c’erano tanti amici sia della sua città, Palermo, che di Spoleto.

“Il valore di questa stupenda ragazza determinata, forte che brillava di luce propria e purtroppo proprio per questo è stata vittima di questo femminicidio”, ha detto Daniela Segreto, una familiare che durante i funerali ha parlato al nome del padre, Maurizio. Una relazione difficile, come aveva confidato lei stessa.
“Voleva ricominciare a studiare, iscriversi a filosofia”, spiega Luigina Renzi, assessora del Comune di Spoleto, arrivata a Palermo per le esequie insieme a diversi amici della ragazza e ai datori di lavori, i proprietari del supermercato di cui Laura era viceresponsabile. Alle esequie presente anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. Nel capoluogo siciliano e a Spoleto è lutto cittadino. Durante i funerali, è stata espressa la necessità di un’educazione sentimentale per gli uomini ma c’è anche il bisogno di sostenere le donne che vivono accanto a uomini gelosi, possessivi.
“Le donna fanno fatica a immaginare che il proprio compagno, marito, possa diventare colui che le ucciderà, noi cerchiamo di aiutarle a essere consapevoli e a mettersi in sicurezza”, commenta Adriana Argento responsabile Centro antiviolenza Lia Pipitone di Palermo.
Commenta con Facebook