Il clima è da campagna elettorale per le elezioni europee del prossimo 26 maggio. Meeting, convention incontri in vista della chiamata alle urne. Naturalmente già il clima è incandescente sulla formazione delle liste. A sparigliare il sistema è stata la volontà di Forza Italia di creare un’unica lista con dentro tutte le forze moderate per cercare di far fronte unico contro M5S e Lega.
Anche qui in Sicilia non mancano i distinguo ed i paletti sopratutto sulle candidature e su come verranno selezionate. Già ieri una convention di Forza Italia a cui ha preso parte il commissario regionale di Forza Italia Gianfranco Miccichè, nonchè presidente dell’Assemblea Regionale. E il clima è da resa dei conti quando si va oltre e si guarda al futuro di quella che potrebbe essere una nascente coalizione: ovvero la scelta del prossimo candidato sindaco a Palermo. Miccichè rivendica il diritto di un potenziale primo cittadino ‘partorito’ da Forza Italia ma subito Saverio Romano ha posto l’alt, lanciandosi lui stesso nella corsa per Palazzo delle Aquile. Insomma a cammino neanche iniziato i primi nodi sostanziali vengono al pettine.
L’Udc è una di queste forze che dovrebbe rientrare nel nuovo ‘contenitore’ ma dalla classe dirigente locale arriva un altolà: “niente candidature scelte da altri partiti” ma selezione all’interno della propria classe dirigente.
Su questo BlogSicilia ha intervistato Vincenzo Figuccia, deputato dell’Udc e leader del movimento a carattere regionalista “Cambiamo la Sicilia”.
Figuccia in questa corsa per le europee siete tra le forze che confluiranno in questa unica lista “Altra Italia” che raggruppa Forza Italia e altre anime politiche mi pare di capire che rivendichiate il diritto alla scelta delle candidature?
“Io vorrei chiarire agli attori del sistema che le elezioni europee servono ad individuare i rappresentanti del collegio Sicilia-Sardegna che saranno quelli che si faranno portavoce delle istanze del territorio. A guardare alle dichiarazioni, ad incontri che ci sono in giro sembrerebbe solo invece che si tratti la questione in termini di spazi politici da occupare e ‘culi’ da far sedere sulle sedie. Nessuna dichiarazione, mi pare di aver sentito, sui temi del territorio visto che si tratti delle isole più importanti Italia, nessuno parla di insularità, zes, defiscalizzazione benzina o delle zone franche urbane. Sicilia e Sardegna vivono in una condizione di difficoltà che penalizza gli abitanti in termini di trasporti, costi carburante ed in termini per esempio di un biglietto che nostro ragazzo deve pagare per recarsi in qualsiasi città d’Europa. Di tutto questo io finora non ne ho sentito parlare.
Questo progetto di un’unica lista è un progetto che condivide?
Lorenzo Cesa ha un rapporto autentico con Tajani e con chi sta pensando a questo contenitore e naturalmente sarò leale al progetto. Credo pero che sia normale che i candidati li scegliamo noi in funzione dei criteri della competenza, delle idee e dei progetti che sappiano essere entusiasmanti. Spero ci si muoverà in un criterio di rinnovamento e sopratutto diciamo ‘no’ a candidature ‘dinosauro’.
Avete in programma iniziative su questo tema in vista da portare avanti sul territorio?
Assolutamente sì, giorno 21, venerdì, al Don Orione in via Pacinotti, a Palermo si svolgerà una manifestazione che chiama a raccolta la classe dirigente dell’Udc e che vedrà all’interno movimenti di aggregazione territoriale. Ci sarà anche il segretario nazionale Lorenzo Cesa. Il movimento “Cambiamo la Sicilia” vuole proporre all’Udc l’idea di porre al centro di queste elezioni la questione meridionale.
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