Da giorni le strade del centro storico di Palermo vedono centinaia di manifesti firmati Usb-Federazione del sociale del capoluogo siciliano che riportano una frase di grande impatto “CERCASI SCHIAVO”. Sulla scia di quanto fatto a Lipari, l’iniziativa comunicativa è una vera e propria provocazione per denunciare le violazioni contrattuali nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici stagionali del settore turistico e del food and beverage.
Il messaggio dello Slang
“Da mesi ci propinano la retorica della ‘ripresa’, da mesi sentiamo parlare di Pnrr e rilancio dell’economia ma la realtà ci dice che, mentre aumenta drammaticamente il costo della vita, in Sicilia si lavora sempre meno e si guadagna sempre meno: l’occupazione precaria è al record storico (quasi nove lavoratori su dieci firmano contratti sotto i sei mesi di durata) e nella nostra regione la disoccupazione è DOPPIA rispetto alla media nazionale, sfiorando il 19%. Slang (sindacato lavoratori di nuova generazione) si rivolge a tutte quelle categorie che oggi vivono in condizioni di sfruttamento e di precarietà costante, senza alcun tipo di tutele e poco considerate dal sindacalismo storico. È giunto il momento di alzare la testa: la migliore difesa è l’organizzazione collettiva!” affermano.
L’iniziativa è stata ripresa anche da Usb Catania. Il sindacato ha sede in via Michele Cipolla n.80, per informazioni e appuntamenti chiamare il numero 3510263709 oppure contattare la pagina Facebook USB Federazione del sociale Palermo.
Lo sportello per i lavoratoti atipici
Nata lo scorso anno, la federazione si è subito attivata per predisporre l’apertura dello sportello Sindacato Lavoratori Autonomi di Nuova Generazione che mira alla consulenza sindacale, legale, fiscale. Ieri ha aperto i battenti. Lo Slang si rivolge a tutte quelle categorie di lavoratori in nero, con contratti “atipici”, a partita Iva, intermittenti, stagionali. Lavoratori del mondo dello spettacolo, della cultura, del turismo, dello sport, lavoratori della gig economy come i rider, lavoratori dipendenti contrattualizzati e non. “Slang si rivolge a tutte quelle categorie che oggi vivono in condizioni di sfruttamento e di precarietà costante, senza alcun tipo di tutele e poco considerate dal sindacalismo storico. La migliore difesa per noi è l’organizzazione collettiva, diventata oggi molto più difficile d’ieri, perché i rapporti di lavoro sono spesso individuali e molte volte sono privi finanche della copertura di un contratto”.
Commenta con Facebook