Palermo

Lotta alla fame di casa, in campo anche i fondi europei “serve una strategia integrata”

Mentre cresce la fame di case in tutta la Sicilia con picchi di emergenza a Palermo arriva un avviso che mette in campo i fondi europei del Fesr per far fronte a questa emergenza. E’ un avviso rivolto ai comuni che potranno utilizzare questi soldi per interventi di adeguamento, rifunzionalizzazione e ristrutturazione di edifici pubblici da adibire a centri per l’erogazione di servizi ad anziani, a persone con limitata autonomia e alle loro famiglie.

Una strategia integrata, l’appello Cisl e Sicet

Ma l’emergenza principale resta sicuramente quella abitativa. Serve una strategia integrata secondo Cisl e Sicet: “Per dare risposte ai crescenti bisogni delle persone, a partire dal piano casa. Il governo Schifani ci convochi per affrontare questa emergenza sociale” dicono il segretario generale della Cisl Sicilia, Leonardo La Piana e la segretaria generale del Sicet Sicilia, Mimma Calabrò in un vero e proprio appello pubblico.

“L’avviso è certamente un fatto positivo, ma riteniamo che la questione delle politiche sociali vada affrontata per intero, a partire dal tema delle politiche abitative, che tocca direttamente la vita di molte persone in condizioni di difficoltà per dare vita a una strategia integrata, funzionale alla definizione di un programma complessivo che comprenda il varo di un piano casa rispondente ai crescenti bisogni delle persone”.

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Le condizioni di marginalità sociale

Cresce la condizione di marginalità in Sicilia, con dati che fotografano una realtà preoccupante, come ha rimarcato recentemente la coordinatrice del coordinamento Politiche sociali della Cisl Sicilia, Lucrezia Quadronchi. “Tra le emergenze sociali ormai evidenti, si rileva che alla vecchia si è aggiunta una nuova povertà costituita da lavoratori che non possono pagare l’affitto e rischiano di trovarsi per strada da un giorno all’altro – dichiarano La Piana e Calabrò – è necessario che il governo regionale intervenga con tempestività e con incisività”. “Sollecitiamo l’esecutivo Schifani a farsi portavoce nei confronti del governo nazionale dell’esigenza di ripristinare l’integrazione all’affitto – aggiungono La Piana e Calabrò – e ribadiamo la necessità di una ripresa più efficace dell’attività degli Iacp, per lo più commissariati”.

Cisl e Sicet Sicilia, sottolineano anche le opportunità offerte dai fondi europei. “Ci sono misure specifiche quali quelle dell’Azione 4.3.1 del PR FESR 2021/27 destinata a promuovere l’inclusione socioeconomica delle comunità emarginate, delle famiglie a basso reddito e dei gruppi svantaggiati, incluse le persone con bisogni speciali, mediante azioni integrate riguardanti alloggi e servizi sociali- sottolineano La Piana e Calabrò – i Comuni sino a oggi, per gli ormai noti problemi nella capacità progettuale, hanno difficoltà a presentare i progetti. La Regione Siciliana intervenga per non perdere queste risorse, con le quali si potrebbe avviare una seria azione di rilancio dell’edilizia sociale nell’isola”.

Gli intoppi burocratici di Palermo e le richieste del Sunia

Se da una parte c’è la questione regionale, dall’altra ci sono specifici intoppi a Palermo. Un incontro tra il Sunia, il sindaco e l’assessore alla Casa per eliminare questi intoppi che incontrano le famiglie in disagio abitativo nel richiedere gli aiuti del Comune è la richiesta avanzata invece proprio dal Sunia, sindacato di sinistra.

Il tutto a partire dalle difficoltà nell’ottenere l’iscrizione all’anagrafe, prevista da una delibera ad hoc del sindaco del 26 gennaio 2024. A un anno di distanza, l’iter burocratico per rilasciare i certificati procede a rilento.

Agevolazioni Imu bloccate dalla burocrazia

Così come le agevolazioni fiscali Imu per i contratti a canone concordato assistiti: il Sunia riscontra da parte dell’ufficito tributi il mancato riconoscimento di diritti consolidati, riconosciuti dalla normativa. Tardano anche le risposte per le famiglie che fanno richiesta di immobili nel piano di alienazione di edilizia residenziale pubblica (Erp).

Il segretario del Sunia Palermo Zaher Darwish, nell’incontro che si è svolto a palazzo Palagonia, ha chiesto al sindaco Roberto Lagalla e all’assessore Fabrizio Ferrandelli di procedere a dei riscontri con gli uffici.

Servono risposte celeri

“Sia il sindaco che l’assessore hanno condiviso e mostrato sensibilità sull’esigenza di dare risposte immediate per risolvere i problemi che quotidianamente vivono le famiglie in stato di bisogno – spiega Zaher Darwish – Sui tre temi nei prossimi giorni seguiranno incontri specifici. Per quanto riguarda la determina sulla residenza anagrafica, serve un iter che possa snellire il lavoro degli uffici, eliminando passaggi che richiedono tempi lunghi. Ad esempio, è possibile rilasciare in automatismo l’iscrizione anagrafica alle famiglie con gravi disagi abitativi che abbiano al loro interno minori, ultra 65enni o portatori di handicap. Condizioni che già risultano all’anagrafe”.

Il Sunia non ha fatto mancare il suo apprezzamento sulla determina in questione, adottata in Italia solo a Palermo e a Roma. Un provvedimento rivolto a nuclei familiari in difficoltà che, in attesa di una risposta abitativa da parte delle istituzioni, hanno recuperato immobili abbondanti al degrado per viverci, e chiedono la residenza, per poter usufruire dei diritti collegati.

Per quanto riguarda il piano alienazione degli immobili Erp, il Sunia ha rappresentato il caso di una famiglia che ha fatto domanda di acquisto di una casa nel luglio 2023. “Questa istanza non è stata ancora esitata – aggiunge Darwish – Abbiamo posto il problema. Così come, visto che il governo nazionale ha cancellato i fondi di sostegno all’affitto, abbiamo sollecitato l’amministrazione a istituire un fondo di garanzia per venire incontro alle difficoltà economiche e abitative in cui si trovano centinaia di famiglie a Palermo”.

Modifiche al regolamento Imu

Infine, il Sunia ha ravvisato la necessità di apportare modifiche al regolamento comunale Imu. “Riteniamo che gli uffici della pubblica amministrazione debbano accogliere le istanze di riconoscimento delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa nazionale per i contratti a canone concordato assistiti dal sindacato”, chiede il segretario del Sunia Palermo.

Dopo un avvio condiviso, in seguito alla sottoscrizione dell’accordo territoriale del 23 gennaio 2020, che riconosceva le agevolazioni fiscali ai contratti assistiti, nell’ultimo anno il sindacato degli inquilini della Cgil ha notato una marcia indietro.

“Negli uffici comunali – dice Zaher Darwish – sono state rigettate tante istanze inoltrate dal Sunia adducendo l’obbligatorietà di un’assistenza bilaterale sui contratti a canone concordato. In pratica chiedevano che i contratti fossero assistiti dal sindacato inquilini e dalle proprietà immobiliari. Questa ha comportato la riduzione del ruolo del sindacato e una interpretazione restrittiva da parte dell’ufficio Imu, non supportata da alcuna norma”.

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