Il comitato per la tutela del Parco della Favorita ha incontrato Pietro Alongi, l’assessore comunale con delega – tra le altre – al Verde Urbano, per parlare dello stato di salute del polmone verde di Palermo. Discusso anche sulla costituzione “dell’Ente Parco della Favorita con l’obiettivo di rendere l’area fruibile ai cittadini e quindi di avviare il processo di bonifica dell’area utilizzata come discarica abusiva”.
In una nota i volontari fanno sapere che “L’assessore contestualmente ha informato che l’amministrazione ha assunto l’impegno di istituire un tavolo tecnico per concordare con la Regione siciliana e l’Università la realizzazione di un progetto concreto sul Parco della Favorita”.
Prosegue l’azione di volontariato
Il comitato annuncia anche la volontà di procedere col volontariato. Queste le parole della nota “Abbiamo ulteriormente comunicato all’assessore di continuare a procedere con l’azione di volontariato dello scrivente e che sarebbe stato opportuno avere un minimo di attrezzature per rendere più efficace il nostro intervento in loco. L’assessore ha dato la disponibilità nel fornirci le attrezzature, le tute e i dispositivi di sicurezza per agevolare il lavoro svolto dai volontari”.
Raccolti 150 sacchi di rifiuti
I volontari hanno raccolto 150 sacchi di rifiuti nell’area e chiedono la loro rimozione: “Abbiamo altresì richiesto all’assessore la rimozione dei circa 150 sacchi ad oggi raccolti e di fare intervenire la Rap per la rimozione degli stessi. L’assessore ci ha detto che la Rap non poteva intervenire perché quell’area non è compresa nei servizi Rap e questo dà la misura del totale abbandono del Parco della Favorita. Il nostro Comitato, che nasce dalla necessità di tutelare le aree verdi della nostra città a fronte dei passati e distruttivi 450 incendi – ufficiali – che si sono verificati a fine luglio su tutta la regione Sicilia e la creazione di discariche abusive che nascono per ottemperare all’inadempienza delle istituzioni, non intende in alcun modo permettere che si ripristini lo stato di abbandono e degrado precedente al nostro intervento”.
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