Sarà l’arcivescovo di Monreale Michele Pennisi, delegato Cesi per i problemi della scuola, venuto alla ribalta per le posizioni antimafia, in ultimo per il no ai padrini mafiosi di battesimo e cresima, ad aprire domani alle 16 nel San Paolo Palace Hotel di Palermo (via Messina Marine), il XII congresso regionale della Cisl il cui tema è ‘Il lavoro, le persone, la comunità in cerca di futuro’.
L’assise, quadriennale, si concluderà nel pomeriggio di venerdì con le operazioni di voto e l’elezione del segretario e della segreteria che guideranno il sindacato di piazza Castelnuovo nei prossimi quattro anni. Al congresso prenderanno parte 400 persone che arriveranno dalle nove province dell’Isola. 280 saranno i delegati; 174 i componenti del consiglio regionale che, a conclusione della due giorni, porranno nell’urna la scheda del voto, previsto a scrutinio segreto.
In base all’anagrafe certificata degli iscritti, la Cisl che arriva all’appuntamento congressuale conta, nell’Isola, 305 mila 958 associati alle 19 federazioni di categoria.
Per Mimmo Milazzo, segretario generale regionale in carica, “quella che va a congresso è una Cisl che ha retto l’urto della lunghissima depressione dell’economia. In Sicilia oltre il 25% delle famiglie versa in condizioni di povertà. Spesso, a causa del lavoro perduto o del lavoro che non si riesce a trovare. In questo contesto manteniamo un solido radicamento nella società”.
Nell’Isola gli iscritti alla Cisl sono uomini per il 59%, donne per il 41. Sono lavoratori attivi in quasi duecentomila (196.835). In pratica i due terzi del totale. Riguardo alla composizione per età: il 10,66% degli associati ha fino a 35 anni; il 16% da 36 a 45 anni; il 21,29% da 46 a 55. Poi il 18,48% si colloca nella fascia 56-65 anni; il 13,86% in quella 66-75. E quasi il 20% ha oltre 76 anni.
Disaggregando per macroaree, viene fuori che l’offerta Cisl fa breccia specialmente, in Sicilia, nel pubblico impiego allargato (pubblica amministrazione, scuola, università, ricerca e sicurezza): 25,44% degli iscritti. Seguono lavoratori e coltivatori agricoli: 23,68%. Sono edili il 14,91%. Terziario e lavoratori atipici, il 14,89%. Ancora, l’industria in senso stretto vale il 7,65%; gli operatori di rete (trasporti, telecomunicazioni, elettrici) il 7,53%. I postali sono il 3,88% del totale. Il settore del credito e delle assicurazioni pesa per il 2,02%.
Presenti rappresentanti delle istituzioni e del mondo dell’economia, della politica, dell’associazionismo e del volontariato, il congresso si aprirà con la relazione di Milazzo alla quale seguirà l’esposizione del professor Gaetano Armao sul tema ‘Insularità come opportunità‘.
#crescereperilfuturo l’hashtag che la Cisl lancerà in occasione della due giorni: slogan che è anche la parola d’ordine sui social del congresso confederale nazionale che sarà celebrato a Roma (all’Eur), dal 28 giugno all’1 luglio.
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