Da questa mattina una delegazione delle Nazioni Unite si trova in Italia nell’ambito del tour che fa parte dell’iniziativa #RestartTourism mondiale con l’obiettivo di far ripartire in sicurezza questo settore così vitale e determinante dell’economia italiana e mondiale.
La delegazione è di massimo livello essendo composta dal segretario generale Unwto Zurab Pololikashvili, accompagnato dal direttore Europa dell’organizzazione, Alessandra Priante,
Ma nel tour la delegazione dimentica del tutto la Sicilia e così scatta subito la polemica. “Sin da ora rivolgo l’invito alla delegazione Unwto dell’Onu di venire in Sicilia – dice il Presidente della Regione Nello Musuemci che usa toni concilianti ma perentori – l’esclusione della nostra Isola dal programma originario, sono certo, è solo frutto di una svista o dettata dalla ristrettezza di tempo”.
Ma Musumeci prende in prestito Goethe per dire la sua, dimenticandosi, forse nella foga, di citarlo “Non si potrebbe capire l’Italia, infatti, senza vedere la Sicilia. È qui la sintesi di tutto”.
“Saremo, quindi, lieti – conclude – di accogliere gli ospiti e accompagnarli nel loro giro, alla scoperta delle testimonianze più significative di una Terra che fu culla di civiltà nel Mediterraneo».
Il #RestartTourism mondiale ha l’obiettivo di far ripartire in sicurezza il turismo così vitale e determinante dell’economia italiana e mondiale. Una ripartenza che deve essere globale, riguardare ogni Paese e che non può fare a meno dell’Italia cos’ come l’Italia non può fare a meno del turismo.
La ‘distrazione’ che riguarda la Sicilia, dunque, non è cosa da poco ma rischia di creare un danno consistente in una Regione nella quale il 15% del Pil è di natura turistica. Una regione che, peraltro, sta cercando di far ripartire proprio il turismo aggiungendo altri incentivi a quelli statali, puntando sui voli low cost, sui voucher per regalare una notte ogni tre e così via.
Turismo che per la Sicilia è fondamentale come dimostrano anche iniziative importanti completamente slegate dai contributi regionali come RestArt Palermo che apre i monumenti in notturna in tutti i fine settimana fornendo una suggestiva opportunità in più
Una dimenticanza che ha, ancora una volta, il sapore dell’esclusione nonostante il governatore cerchi di evitare la polemica dura
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