Lo svincolo autostradale di Termini Imerese sulla Palermo Catania chiuso dal 19 febbraio potrebbe riaprire prima della data prevista dall’appalto del 15 ottobre. I lavori urgenti strutturali per mettere in sicurezza lo svincolo proseguono come da programma. “La data prevista è quella del 15 ottobre – dicono dall’Anas – Si sta lavorando per aprire prima della data prevista”. Intanto per raggiungere Termini Imerese bisogna uscire allo svincolo di Trabia o anche dallo svincolo della zona industriale e seguire la segnaletica posizionata dall’Anas.
I lavori nello svincolo
Doppi turni di lavoro per la messa in sicurezza dello svincolo di Termini Imerese sull’autostrada Palermo-Catania. Il commissario straordinario lo ha deciso per coordinare gli interventi del Piano di adeguamento e riqualificazione della A19, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, che consentirà di dimezzare la durata del cantiere da sedici mesi a otto.
Chiusura dello svincolo dal 26 febbraio
La chiusura dello svincolo è partita, come detto, lunedì 26 febbraio, mentre da lunedì 19 inizieranno soltanto alcuni interventi propedeutici. Intanto si è tenuta una nuova riunione in prefettura, alla quale prenderà parte anche il sindaco di Termini Imerese, non presente a quella dell’8 febbraio con Anas, subcommissario, polizia stradale e locale, vigili del fuoco e 118.
Le proteste
“Bus e treni gratuiti per i pendolari e l’istituzione di fermate per i pullman della Sais, alternative a quella soppressa”.
Sono queste le proposte che il deputato regionale M5S Luigi Sunseri aveva lanciato al governo Schifani, e segnatamente all’assessore Aricò, per cercare di mitigare gli inevitabili disagi che la lunga chiusura prevista dall’Anas per almeno 8 mesi dello svincolo autostradale di Termini Imerese ha provocato ai residenti della cittadina in provincia di Palermo e ai comuni limitrofi.
I problemi per i cittadini
“I necessari lavori – affermava il deputato – provocheranno certamente disagi alla collettività, specie ai pendolari che giornalmente si spostano per lavoro, per motivi di studio o per qualsiasi altra ragione. È dovere del governo regionale cercare di limitare al minimo questi disagi, muovendosi immediatamente per garantire bus e treni gratuiti per i pendolari e un maggior numero di corse e fermate negli orari di punta. L’operazione, tra l’altro, incentiverebbe l’uso dei mezzi pubblici, con ovvi notevoli benefici per la mobilità e ricadute positive nei territori coinvolti. Per i titolari di abbonamenti annuali o semestrali, o comunque rientranti nell’arco temporale di chiusura dello svincolo, andrebbero previsti rimborsi”
“ Il governo – concludeva Sunseri – si attivi inoltre perché la fermata della Sais non sia soppressa, ma spostata in una località limitrofa concertata con le amministrazioni dei comuni coinvolti e facilmente raggiungibile dagli abitanti. Si impegni inoltre a vigilare costantemente sui lavori affinché la tempistica prevista non si dilati a dismisura, come, purtroppo, spesso accade in Sicilia”.
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