“Lo Stato riconosca, attraverso una modifica allo Statuto siciliano, la condizione di svantaggio della Sicilia derivante dalla insularità. E’ una battaglia fondamentale per ottenere forme di fiscalità di vantaggio, risorse per compensare il gap infrastrutturale e per sostenere le imprese e attrarre investimenti”.
Lo dice Eleonora Lo Curto, capogruppo dell’Udc all’Assemblea regionale siciliana.
Lo Curto spiega: “Per uscire dalla marginalità economica e dalle povertà dobbiamo garantire quei diritti rimasti inevasi in termini di crescita, sviluppo e occupazione che sono anche il frutto di una politica predatoria fatta dallo Stato nei
confronti della Sicilia. La continuità territoriale cara al cinquestelle Cancelleri è all’interno di questo percorso ma non lo esaurisce. Nell’incontro di ieri, ho consegnato al sottosegretario ai Trasporti, Michele dell’Orco, il testo della legge voto di cui sono prima firmataria che presto dovrà essere approvata dall’Ars per chiedere al parlamento nazionale che il tema dell’insularità entri a pieno titolo nello Statuto siciliano con la forma di una revisione costituzionale”.
Lo Curto conclude: “Auspico che anche il movimento Cinquestelle, nel ruolo di partito di maggioranza nel governo nazionale, si impegni per appoggiare tale riforma che darebbe dignità costituzionale alla condizione di insularità garantendo pari dignità ai cittadini siciliani che oggi conoscono il peso di tante difficoltà legate al movimento di merci e persone, ed ai costi diversi e maggiori che le imprese hanno nella produzione. Sono convinta che sulla legge voto, dopo l’approvazione all’Ars, debba pronunciarsi anche il popolo siciliano con un referendum consultivo, sul modello di quelli svolti recentemente in Veneto e Lombardia, per dare un input chiaro al parlamento nazionale dove nessun partito, soprattutto quelli che hanno una maggiore rappresentanza in Sicilia, dovranno tirarsi indietro”.
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