La scorsa notte, in via Roma e via Cagliari a Palermo, la polizia è intervenuta prontamente per evitare che una lite tra due ragazze degenerasse in una rissa. L’episodio ha richiamato numerosi curiosi, ma l’intervento tempestivo delle pattuglie ha riportato la situazione alla normalità, evitando conseguenze più gravi.
L’azione della polizia rientra nei servizi di controllo intensificati del territorio, organizzati in base alle direttive del ministro dell’Interno e alle strategie del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Questi controlli mirano a garantire la sicurezza nelle aree più frequentate della movida cittadina, con una presenza costante delle forze dell’ordine in zone come la Vucciria, piazza Sant’Anna, piazza Magione e altre aree centrali di Palermo.
I controlli nel fine settimana
Durante il fine settimana sono stati effettuati tre accessi ispettivi in altrettanti locali per verificare il rispetto delle normative comunali sulla movida. Ai titolari degli esercizi sono state contestate diverse irregolarità: dall’intrattenimento musicale oltre i limiti consentiti, che ha portato al sequestro delle strumentazioni per cinque giorni, alla mancanza di autorizzazioni per la videosorveglianza, oltre a casi di occupazione abusiva del suolo pubblico.
Complessivamente, nel corso dei servizi di controllo, sono state identificate 245 persone e controllati 54 veicoli, con 13 sanzioni elevate per violazioni del Codice della Strada. Le operazioni di controllo continueranno anche nelle prossime settimane, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e la legalità nei luoghi di ritrovo della città.
Il cavallo di ritorno
Denunciato alla polizia a Palermo per il reato di ricettazione R.Y., 26enne cittadino tunisino. Qualche giorno fa, in area “movida” ed in orario da “movida”, una giovane studentessa spagnola, nel capoluogo palermitano per aderire al programma Erasmus, nell’arco di poche ore, è stata dapprima vittima dello scippo del suo cellulare e poco dopo destinataria di una proposta di riscatto del telefonino dietro il pagamento di una cospicua somma, pratica illegale e tristemente conosciuta con il nome di “cavallo di ritorno”.
La studentessa che aveva subito lo scippo all’altezza di piazza Pretoria, a distanza di poco tempo, sarebbe stata avvicinata da altro individuo che le avrebbe prospettato l’illecito scambio. A tale proposta avrebbe accondisceso, fissando un incontro.
L’appuntamento
Presentatasi all’appuntamento, poco prima di concretizzare lo scambio, avrebbe temporeggiato fingendo di contattare un congiunto ma chiamando in realtà la sala operativa della Polizia di Stato per sollecitarne l’intervento.
L’operatore radio della Polizia di Stato non ha abbandonato il contatto con la ragazza ed ha guidato sul luogo una delle tante pattuglie dispiegate, per altro a breve distanza, lungo l’itinerario interessato dai servizi del protocollo “Alto Impatto”, in chiave antimalamovida.
Nel giro di pochi secondi dalla chiamata effettuata, quando lo straniero con il cellulare in mano ha visto avvicinarsi la pattuglia di polizia, ha capito di essere nei guai ed ha tentato una improbabile fuga ma è stato facilmente raggiunto.
I poliziotti hanno appreso dalla ragazza ciò che le era occorso e come aveva affrontato la disavventura con coraggio e presenza di spirito. Hanno verificato che il cellulare fosse il suo e glielo hanno restituito. Il giovane straniero è stato denunciato Indagini sono in corso per individuare l’autore dello scippo.
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