Un esposto denuncia all’Unione Europea contro lo Stato Italiano potrebbe, ora, portare nuovi fondi alla Sicilia per effetto della violazione di un principio europeo. Si tratta di una denuncia presentata dal Movimento Sicilia Nazione di cui è esponente di primo piano l’attuale Vice Presidente della Regione ed assessore all’economia Gaetano Armao. Non un esposto di matrice governativa ma comunque una denuncia della Sicilia contro l’Italia che si inserisce nello scontro fra Palermo e Roma che per la prima volta arriva in sede europea.

Succede anche questo nel contenzioso eterno fra Sicilia e Italia. L’esposto denuncia riguarda la ‘violazione del principio di addizionalità’ un modo estremamente tecnico per dire che l’Italia, invece di trasferire i fondi provenienti dall’Europa alla Regione ad obiettivo convergenza, in questo caso proprio la Sicilia, in aggiunta ai fondi che le spettano da parte dello Stato, ha utilizzato proprio i soldi europei per coprire i ‘trasferimenti statali’.

In pratica il regolamento europeo stabilisce che i fondi Ue destinati alle regioni ‘obiettivo convergenza’ servano ad aiutare queste regioni rimaste indietro in termini di infrastrutture e crescita globale, possano svilupparsi più velocemente di quanto non facciano autonomamente e possano, così. raggiungere le altre regioni maggiormente sviluppate dell’area europea. Per far questo devono, dunque, poter contare su maggiori risorse e quelle comunitarie debbono essere aggiuntive rispetto a quelle nazionali e non sostitutive.

A confermare il percorso è l’assessore regionale all’economia e Vice Presidente della Regione Gaetano Armao “Abbiamo denunciato l’Italia all’Ue per la violazione del principio di addizionalità, poiché si sono utilizzati i Fondi strutturali in termini sostitutivi e non aggiuntivi agli investimenti dovuti alla Sicilia ed al SUD, mentre quelli statali sono stati drasticamente ridotti, ben al di sotto della soglia del 34% che è stato introdotto dalla legge nel 2017”.

Un esposto denuncia che trova attenzione a Bruxelles. “Se non verrà mantenuto un adeguato livello d’investimenti pubblici nel Mezzogiorno, l’Italia rischia un taglio dei fondi strutturali. E’ l’allarme della Commissione Ue, che nei giorni scorsi ha inviato una lettera al governo “indicando le cifre più che preoccupanti sugli investimenti al Sud, che sono in calo e non rispettano i livelli previsti per non violare la regola Ue dell’addizionalita'” dice adesso il direttore generale per la Politica regionale della Commissione Ue, Marc Lemaitre.

“Finalmente – scrive Armao sui social – arriva il monito della Commissione UE che ci da finalmente ragione #ProteggiamolaSicilia #Sicilianazione”

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