Palermo

Liste uniche per il centrodestra nelle elezioni provinciali in Sicilia, la decisione dopo il vertice di maggioranza

Vertice della maggioranza della Regione in vista delle elezioni provinciali, che si terranno il prossimo 15 dicembre. L’incontro si è tenuto questa mattina in via Magliocco, a Palermo. Erano presenti per la Lega Nino Germanà, per la Dc Carmelo Pace, Marcello Dell’Utri per noi moderati, Marcello Caruso per Forza Italia, Giampiero Cannela per Fratelli d’Italia e Fabio Mancuso per l’Mpa.

Liste uniche nel centrodestra

Il vertice verteva, come detto, sulle elezioni di secondo livello per le province e sono state prese importanti decisioni.  Si procederà a liste uniche del centrodestra in tutti e sei i consorzi al voto, con i candidati che saranno scelti in base al territorio dai vari partiti e dalla coalizione stessa.

Il voto nelle ex province

Le ex Province siciliane andranno al voto domenica 15 dicembre 2024. La data è già stata individuata nelle settimane scorse nel corso del vertice di maggioranza del centrodestra alla Regione.  Il presidente Renato Schifani, e l’assessore alle Autonomie locali, Andrea Messina, hanno firmato il decreto di indizione delle elezioni.

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I commissari salutano

I Liberi Consorzi comunali, al momento guidati da dirigenti della Regione nelle vesti di commissari, vedranno finalmente rinnovati i propri vertici con le elezioni di secondo livello, cosa che non succedeva ormai da tempo. La gestione commissariale che, di fatto, va avanti da dieci anni. Confermate, quindi, le decisioni adottate nel corso della riunione dei partiti di maggioranza che sostengono il governo Schifani.

La riforma di Crocetta

La legge che aveva mandato in soffitta le vecchie Province, voluta dall’allora governatore Rosario Crocetta, verrà quindi attuata fino in fondo per la prima volta. Non sono poche, tuttavia, le spinte nel centrodestra affinché si torni all’elezione diretta dei presidenti delle Province e dei consiglieri provinciali. Il nodo centrale, tuttavia, sarà la dotazione finanziaria di enti che nell’ultimo decennio sono stati lasciati a secco.

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