Il centrodestra ritrova l’unità e la prima espressione di questo ritrovato accordo saranno le liste uniche nelle sei ex province, i liberi consorzi, dove si terranno elezioni di secondo livello. Lo ha stabilito il vertice della maggioranza tenuto nei locali della Presidenza della Regione in vista delle elezioni provinciali, che si terranno il prossimo 15 dicembre. L’incontro si è tenuto questa mattina in via Magliocco, a Palermo. Erano presenti per la Lega Nino Germanà, per la Dc Stefano Cirillo e Carmelo Pace, Massimo Dell’Utri per noi moderati, Marcello Caruso per Forza Italia, Giampiero Cannella e Salvo Pogliese per Fratelli d’Italia e Fabio Mancuso per l’Mpa. Mancava il Presidente della Regione Renato Schifani impegnato in giunta.
Liste uniche nel centrodestra
Il vertice verteva, come detto, sulle elezioni di secondo livello per le province e sono state prese importanti decisioni. Si procederà a liste uniche del centrodestra in tutti e sei i consorzi al voto, con i candidati che saranno scelti in base al territorio dai vari partiti e dalla coalizione stessa.
Nessun cenno al rimpasto di governo
Nel vertice, invece, nessun cenno al rimpasto di governo di cui si è parlato nelle ultime ore. Al contrario la Dc, indicata come il partito che vuole la rimodulazione delle deleghe, smentisce per bocca del suo segretario “La DC non ha mai parlato e meno che mai votato risoluzioni
che parlano di rimpasto alla Regione Siciliana” dice Totò Cuffaro, segretario nazionale della DC, in merito ad alcuni articoli giornalistici sull’esito della direzione regionale del partito svolta
ieri a Modica.
“Rivisitare le deleghe non significa rimpasto, ma valutare la possibilità, se e quando il Presidente lo ritenesse opportuno, che la DC possa occuparsi di deleghe diverse dalle attuali. Ribadiamo con forza che la DC non chiede nessun rimpasto”, conclude Cuffaro.
Nuova riunione il 21 ottobre
Alla fine dell’incontro è stato convocato un nuovo vertice per il 21 ottobre. In quella occasione si parlerà anche della scelta dei candidati presidenti dei 6 Liberi Consorzi (nelle tre città metropolitane i presidenti corrispondono con il sindaco del capoluogo). La norma, infatti, prevede schede separate per Presidenti e consiglieri
Il voto nelle ex province
Le ex Province siciliane andranno al voto domenica 15 dicembre 2024. La data è già stata individuata nelle settimane scorse nel corso del vertice di maggioranza del centrodestra alla Regione. Il presidente Renato Schifani, e l’assessore alle Autonomie locali, Andrea Messina, hanno firmato il decreto di indizione delle elezioni.
I commissari salutano
I Liberi Consorzi comunali, al momento guidati da dirigenti della Regione nelle vesti di commissari, vedranno finalmente rinnovati i propri vertici con le elezioni di secondo livello, cosa che non succedeva ormai da tempo. La gestione commissariale che, di fatto, va avanti da dieci anni. Confermate, quindi, le decisioni adottate nel corso della riunione dei partiti di maggioranza che sostengono il governo Schifani.
La riforma di Crocetta
La legge che aveva mandato in soffitta le vecchie Province, voluta dall’allora governatore Rosario Crocetta, verrà quindi attuata fino in fondo per la prima volta. Non sono poche, tuttavia, le spinte nel centrodestra affinché si torni all’elezione diretta dei presidenti delle Province e dei consiglieri provinciali. Il nodo centrale, tuttavia, sarà la dotazione finanziaria di enti che nell’ultimo decennio sono stati lasciati a secco. Le elezioni di secondo livello si sono decise dopo che un tentativo di riforma per riportare il vita le province si è arenato in attesa di una riforma nazionale
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