Al Policlinico di Palermo ha preso il via oggi il Piano operativo aziendale per il recupero delle liste d’attesa deliberato dal commissario dell’Azienda ospedaliera universitaria, Salvatore Iacolino.
Il Piano è il risultato del lavoro di 12 tavoli tecnici che hanno visto la partecipazione di tutti i responsabili degli ambulatori afferenti alle unità operative del Paolo Giaccone e dei rappresentanti della direzione sanitaria aziendale, della direzione sanitaria di presidio e del Sia, il Sistema informativo aziendale.
Al centro del programma di riduzione delle prestazioni prenotate dai cittadini e non ancora erogate, due le linee di intervento: l’incremento delle attività in regime istituzionale, e l’integrazione con prestazioni aggiuntive in regime di incentivazione, che l’Azienda, in alcuni specifici casi, può richiedere ai propri dirigenti in via eccezionale e temporanea, oltre l’orario di servizio, ad integrazione dell’attività istituzionale.
Da oggi, dunque, l’offerta in regime istituzionale sarà implementata estendendo l’orario di apertura degli ambulatori. Le prestazioni da smaltire sono circa 29.000, di cui 13.250 superano i tempi d’attesa previsti che mediamente sono di oltre 250 giorni per alcune prestazioni dell’area delle visite specialistiche, di oltre 200 giorni per alcune prestazioni dell’area della diagnostica strumentale e di oltre 150 giorni per alcune prestazioni dell’area della diagnostica per immagini.
“L’abbattimento delle liste d’attesa – spiega Iacolino – è un obiettivo strategico aziendale al quale si associano sia le premialità che le eventuali penalizzazioni correlate al mancato raggiungimento che verranno definite in sede di negoziazione con i direttori dei dipartimenti. Ritengo questo Piano una significativa iniziativa e ringrazio il Collegio di Direzione e tutti i professionisti dell’azienda per il contributo e la condivisione”.
Il Piano di recupero delle liste d’attesa è finanziato con un milione di euro di fondi regionali stanziati nel 2022 per il cui utilizzo, nel gennaio scorso, il Policlinico ha ottenuto il nulla osta dall’assessorato della Salute.
Le ulteriori prestazioni aggiuntive potranno gravare su fondi aziendali, nel frattempo resi disponibili, le cui modalità di attribuzione sono disciplinate da un apposito regolamento adottato con delibera del 31 marzo scorso.
In estrema sintesi, il documento prevede l’attuazione dei quattro obiettivi assegnati da Iacolino ossia: potenziare l’offerta sanitaria incrementando le prestazioni ambulatoriali e di ricovero; riequilibrare gli slot dedicati ai controlli con quelli dedicati ai primi accessi in favore di questi ultimi, aumentando, pertanto, gli slot dedicati ai primi accessi con particolare riferimento alle prestazioni con maggiore tempo di attesa; intestare ciascuna prestazione, in fase di esecuzione al singolo professionista, al fine di computare correttamente l’attività svolta in regime istituzionale con quella svolta in regime libero professionale; istituire le chiamate attive, da effettuarsi alcuni giorni prima dell’appuntamento, al fine di accertarsi dell’effettiva disponibilità dell’assistito a carico dell’unità operativa che eroga la prestazione.
Per quanto riguarda l’incremento delle prestazioni in regime di attività istituzionale, si comincerà da alcune delle prestazioni di primo accesso previste come prioritarie dal Piano nazionale di recupero delle liste d’attesa ed attuando misure idonee all’efficientamento delle agende.
II ricorso a prestazioni aggiuntive, e nella misura massima del 65% del volume da erogare, pari a 19.000 prestazioni, avverrà solo per quelle strutture ambulatoriali che avranno incrementato il numero di prestazioni istituzionali in misura non inferiore al 35% di tale volume, pari a 10.000, prestazioni.
La previsione di spesa ripartita per i Dipartimenti cui afferiscono ambulatori con liste d’attesa fuori i tempi garantiti (DAI Radiodiagnostica, interventistica e stroke, Chirurgico, Emergenza e Urgenza, Riabilitazione, Fragilità e Continuità assistenziale, Oncologia e Sanità pubblica) è in totale di 543.225 euro.
Il residuo, pari a 358.395 euro, sarà utilizzato per il recupero delle liste di attesa per ricoveri ordinari, DH, Day Service, quindi assegnato ai Dipartimenti nei quali insistono unità operative chirurgiche (DAI Chirurgico, DAI Emergenza e Urgenza, DAI Riabilitazione, Fragilità e Continuità assistenziale).
La realizzazione del Piano sarà sottoposta a continuo monitoraggio e controllo da parte della Direzione sanitaria di presidio di concerto con il Coordinatore del Cup che mensilmente dovranno relazionare sull’andamento del progetto alla Direzione aziendale e al Controllo di gestione.
L’attività di monitoraggio comprenderà la verifica dell’andamento degli incrementi delle prestazioni in regime istituzionale; la vigilanza su eventuali sospensioni o riduzioni dell’erogazione di prestazioni di specialistica ambulatoriale; l’andamento di quelle relative ai ricoveri; il rispetto del limite di spesa/assegnazione; l’osservanza che ciascun professionista intesti ciascuna prestazione in fase di esecuzione
“In base al potenziamento dell’offerta assistenziale sia sul piano delle attività ambulatoriali che di ricovero, e con una costante azione di monitoraggio, si prevede – conclude Iacolino – di poter garantire l’abbattimento del 90 per cento delle richieste, a prescindere dalla priorità di accesso, entro fine luglio 2023”.