Anomalie nella gestione dei macchinari per effettuare risonanze magnetiche all’Asp di Palermo. Lo segnalano in una nota i sindacati Aaroi-Emac, Anaao-Assomed, Cimo, Fvm Fials e Uil Medici.
La denuncia
Secondo le sigle “già nel mese di marzo del 2021, avevamo evidenziato gravi anomalie nella gestione delle quattro risonanze Magnetiche aziendali. Nei precedenti 10 anni soltanto 10.000 pazienti sottoposti all’esame e precisamente all’Ingrassia 5.000 pazienti in 10 anni, dal 2012 al 2021; a Villa delle Ginestre 3500 pazienti in 7 anni, dal 2015 a 2021; a Partinico 1.000 pazienti in 9 anni dal 2013 al 2021; all’ambulatorio Palermo Centro 500 pazienti in 4 anni, con una media complessiva bassissima di un paziente al giorno per i 260 giorni lavorativi/anno.
Solo 3 o 4 esami al giorno
Alla data odierna, complessivamente nelle stesse strutture, vengono effettuati circa 3/4 esami al giorno e tutte le apparecchiature non risultano funzionanti nelle ore pomeridiane per indisponibilità di personale medico e tecnico, nonostante i gravosi costi di acquisto e di gestione”. I sindacati ricordano inoltre che “con la delibera n. 934 del 1 ottobre 2020 è stata acquistata e ormai da tempo consegnata, mai installata e quindi non collaudata, un’altra apparecchiatura di Risonanza Magnetica ad alto campo con fondi del Psn 2019, per un costo di 854.545 euro. Recentemente si è proceduto all’acquisto di un’ulteriore apparecchiatura ad alto campo con delibera n. 1077 del 18.07.23 per un costo complessivo di 846.550. E ancora, l’apparecchiatura TC 128 slices acquistata per l’ospedale Ingrassia, per effettuare esami cardio-TC è stata invece destinata al poliambulatorio Palermo Centro dove attualmente è già in dotazione un’apparecchiatura TC 64 slices con la quale non sono mai stati effettuati esami TC con mezzo di contrasto”.
Inutile acquistare costose attrezzature semi inutilizzate
I sindacati affermano quindi che “i bisogni dei cittadini non possono essere soddisfatti acquistando costose apparecchiature che non vengono utilizzate, in assenza di strutture adeguate, di sufficiente personale e regolare organizzazione del lavoro; si determinano invece ulteriori costi per i contratti di manutenzione, di assistenza ed assicurativi”. E ricordano che non è arrivato “nessun significativo riscontro alle richieste dei sindacati in merito all’attivazione dei processi di mobilità interna per la dirigenza medica, nell’Asp di Palermo, dove si continua ad assistere invece a trasferimenti in violazione dei regolamenti interni e delle normative contrattuali”.
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