Accendere i riflettori sul linfedema sensibilizzando medici di medicina generale e cittadini sull’importanza di una diagnosi tempestiva. Il policlinico “Paolo Giaccone” sceglie la giornata del Linfedema, celebrata in tutto il mondo il 6 marzo, per richiamare l’attenzione su una malattia complessa, poco conosciuta, che speso colpisce una fascia di popolazione già provata da una patologia oncologica. A causa della pandemia in corso non è stato possibile organizzare iniziative in presenza, ma il centro specialistico di trattamento del Policlinico Giaccone – che afferisce alla struttura complessa di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva diretta da Adriana Cordova – ha scelto di promuovere una campagna informativa di sensibilizzazione per valorizzare al meglio la conoscenza di questa patologia.
Da oltre cinque anni all’interno dell’unità di chirurgia plastica è presente una sezione dedicata al trattamento del linfedema, guidata da Matteo Rossi responsabile per la chirurgia plastica nell’ambito della Breast Unit, nella quale il paziente può trovare tutte le risposte diagnostiche e terapeutiche di cui ha bisogno. “Sino ad oggi – sottolinea il Dott. Matteo Rossi – il trattamento del linfedema si è avvalso di terapie mediche farmacologiche e di metodiche conservative come la fisioterapia specialistica, che comprende il bendaggio elastocompressivo, il drenaggio linfatico manuale e la compressione pneumatica intermittente. Tali trattamenti permettono di ottenere dei buoni risultati, specialmente se effettuati in centri specializzati.
I cittadini che hanno necessità di cure possono rivolgersi all’ambulatorio dedicato – attivo ogni mercoledì mattina – accedendo tramite Cup con la prescrizione del proprio medico curante per “visita specialistica di chirurgia plastica presso ambulatorio per il linfedema. “Nell’ultimo decennio – aggiunge Rossi -, grazie ai progressi della chirurgia, della tecnologia e a una maggiore conoscenza della fisiopatologia del sistema linfatico, sono disponibili nuove metodiche chirurgiche e microchirurgiche che, in sinergia con le metodiche conservative, permettono di raggiungere risultati migliori e stabili nel tempo”.