A distanza di quattro anni dall’ultimo blitz sui furbetti del cartellino, la Reset è di nuovo nel mirino della procura di Palermo. Secondo quanto scrive Repubblica, sulla partecipata multiservizi sta indagando la Digos che il 20 ottobre si è presentata negli uffici di via Ugo La Malfa per sequestrare fogli di presenza, verbali di servizio e tutta la documentazione relativa a dipendenti.
L’indagine
L’indagine riguarda casi di assenteismo ma anche furti e comportamenti illegali da parte delle squadre che ogni giorno escono per effettuare manutenzioni edili dei beni comunali, per curare il verde pubblico e le spiagge, per gestire il canile municipale e i cimiteri cittadini. C’è il meglio del campionario degli illeciti che negli anni hanno bersagliato tutte le municipalizzate palermitane: dai badge strisciati da lavoratori compiacenti per colleghi che non si presentavano al lavoro o lo facevano in ritardo ai furti di materiale da lavoro e di carburante nei mezzi aziendali, passando per il grande classico dei lavori non eseguiti perché gli incaricati erano impegnati in interminabili colazioni al bar, in spese e commissioni per la famiglia o in “pennichelle” di ore all’interno dei mezzi.
Alongi: “Moralizzazione dell’azienda”
“Il Comune ha sempre chiesto a Reset una sorta di moralizzazione aziendale — dice l’assessore comunale al Verde pubblico Pietro Alongi — La maggior parte dei lavoratori fa il proprio dovere, se ci sono mele marce vanno isolate subito per consentire all’azienda di lavorare con efficienza e qualità”.
Gli esposti
Nelle decine di esposti arrivati inprocura, che ha delegato la Digos per l’indagine, ci sono mezzi Reset che ad esempio avrebbero dovuto intervenire a Falsomiele, ma sono stati fotografati a Mondello parcheggiati con la squadra a prendere il sole. Ci sono squadre uscite con il pieno di gasolio e rientrate in riserva pur avendo percorso una ventina di chilometri da foglio di servizio. Il riposo nelle ore di lavoro è il comune denominatore degli illeciti arrivati sulle scrivanie della Digos. Fra le segnalazioni arrivate agli inquirenti c’è anche il video diventato virale della squadra Reset che al Foro Italico si riposava sulle “ spiaggine” estratte dal furgone aziendale, non proprio uno strumento di lavoro.
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