Concorrenza sleale, appalti aggiudicati al massimo ribasso e mancato rispetto delle norme in caso di cambio di appalto. Sono alcune delle cause principali che hanno messo in ginocchio il settore della vigilanza privata e spinto la Ksm ad annunciare 134 licenziamenti. Tra questi lavoratori 51 fanno parte della filiale di Palermo e sono guardie giurate mentre altri due sono amministrativi. Altri 15 sono a Messina, 14 a Trapani, 32 a Caltanissetta e 19 Agrigento.
È Palermo la filiale della Ksm maggiormente interessata. La sede conta in tutto su 496 guardie giurate di cui 26 a tempo determinato, 4 amministrativi, 8 addetti alla reception, un tecnico impiantista, un impiegato e due dirigenti.
Il segretario generale della Uiltucs Sicilia, Marianna Flauto esprime il proprio disappunto sulla procedura: “Non accettiamo la discriminazione subita dai lavoratori rispetto agli aeroportuali, argomento che era già stato trattato e sul quale l’azienda si era impegnata a fare in modo che altri lavoratori potessero prendere l’abilitazione Enac e garantire una maggiore equità. Per altro appare contraddittoria la dichiarazione di esubero mentre in azienda stanno impiegando un numero consistente di contratti a termine. L’azienda parla di concorrenza disordinata e di tariffe sotto il costo del lavoro e su questo argomento si registra la totale assenza dello Stato che per certi versi favorisce queste dinamiche non mettendo in campo alcun controllo attraverso anche gli uffici ispettivi e le Prefetture ma anche gli stessi committenti pubblici, che aggiudicano i bandi al massimo ribasso senza un effettivo e attento controllo sulle offerte da parte delle commissioni e degli stessi Rup. Stessa cosa per i cambi di appalto non andati a buon fine nonostante le denunce avviate anche dalla Uiltucs. Nessun ente è intervenuto per fare garantire l’applicazione del contratto collettivo. Insomma, una sorta di anarchia incontrollata che viene scaricata sempre dell’anello debole della catena, ovvero sui lavoratori. La Uiltucs assieme ai lavoratori, dirigenti sindacali e Rsa, affronterà anche questa procedura con l’obiettivo di tutelare tutti i livelli occupazionali perché riteniamo ingiusta ed inaccettabile tale procedura”.
La Ksm ha spiegato che “da tempo in Sicilia risente della recessione economica del Paese, maggiormente nell’Isola, ma anche della completa saturazione del mercato in un contesto competitivo caratterizzato dalla ingerenza di enti di mediazione, da una quota smisurata di operatori e dal costante aumento degli stessi che, in una crescente e disordinata concorrenza, in assenza delle tariffe prefettizie, ha consentito di imporre la riduzione dei compensi pattuiti oltre ogni limite, anche inferiori al solo costo del lavoro”.
L’azienda ha anche spiegato che “si è assistito a una guerra al ribasso oltre ogni immaginabile limite tra i vari istituti”. E ha segnalato la mancata applicazione delle norme in materia di cambio di appalto da parte delle aziende subentranti. Tra le vertenze più critiche sono evidenziate quelle degli aeroporti di Pantelleria e Lampedusa, degli uffici giudiziari di Caltanissetta, della vigilanza della Valle dei templi, di Terna a Messina, il cantiere Cefalù 20, il Civico di Palermo, il tribunale di Sciacca, Fincantieri Palermo.
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