Servirà un’udienza per decidere se il boss mafioso Giuseppe Madonia, che sta scontando l’ergastolo sottoposto al regime del 41 bis nel carcere di Bancali a Sassari, possa o meno essere ammesso alla liberazione condizionale sollecitata dal legale del detenuto.
Lo ha deciso la Corte di Cassazione annullando il decreto del presidente del Tribunale di Sorveglianza di Sassari emesso nel luglio dello scorso anno e poi impugnato da Madonia.
I giudici avevano dichiarato inammissibile l’istanza, affermando che il boss si trova in espiazione di un “reato ostativo”, mentre il difensore ha ribattuto sostenendo che il cumulo in espiazione richiede un esame approfondito.
Secondo la Cassazione, che ha dato ragione al legale di Madonia, il decreto è “sostanzialmente privo di motivazione, poiché non riportava i reati per i quali vi era stata condanna né quale pena fosse in atto né l’entità di quanto espiato; esso – si legge nella sentenza – si limitava ad affermare che il reato in espiazione era ostativo, ma non si comprende se venga contestata all’instante una mancata collaborazione con la giustizia o la completa impossibilità di accedere al beneficio”.