“Con profonda commozione e rispetto, oggi ricordiamo il sacrificio di Libero Grassi, che 33 anni fa ha avuto il coraggio di dire ‘no’ al racket della mafia, difendendo la propria dignità e quella degli imprenditori siciliani”, queste le parole del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani nella giornata in cui si ricorda l’assassinio dell’imprenditore Libero Grassi che non si è piegato al pizzo e alla mafia.
“La sua ribellione contro il pizzo, purtroppo solitaria all’epoca, fu un atto di straordinario coraggio che ancora oggi rappresenta un faro nel cammino verso la legalità. La sua morte non è stata vana perché quell’uccisione ha iniziato a scuotere le coscienze, dando avvio a un lungo percorso di rinnovamento nella lotta contro la criminalità organizzata. Le istituzioni hanno il dovere di continuare a sostenere chi, con azioni concrete e un impegno quotidiano per la giustizia e la libertà, si oppone al sopruso e all’illegalità. La memoria di Grassi vive nelle nostre azioni e nelle nostre scelte, affinché la Sicilia possa finalmente essere libera da ogni forma di oppressione mafiosa”.
“L’azione di ribellione contro l’influenza della mafia e il suo “no” al racket, 33 anni fa, rappresentavano il coraggio solitario di un uomo libero da qualsiasi condizionamento. Quell’azione, però, continua oggi a smuovere le coscienze. Ecco perché il ricordo di Libero Grassi resterà per sempre ed è doveroso fare memoria e tenere vivo il suo esempio che ancora oggi rappresenta un percorso virtuoso di contrasto alla criminalità organizzata e verso una legalità fatta di gesti concreti. Un esempio per tutti gli imprenditori come Libero Grassi e per tutti i cittadini onesti che ha ispirato la nascita di associazioni antiracket che a Palermo, come nel resto del Paese, portano avanti un’attività fondamentale al fianco delle istituzioni e, soprattutto, di coloro che vogliono liberarsi dai soprusi di Cosa nostra”. Lo ha dichiarato il sindaco Roberto Lagalla.
“Oggi commemoriamo Libero Grassi, un uomo che con il suo coraggio ha rappresentato il volto migliore della nostra Sicilia. Un imprenditore che, opponendosi con fermezza al pizzo, ha pagato con la vita la sua determinazione a difendere la libertà e la dignità del lavoro. Libero Grassi è stato un esempio luminoso di integrità morale e civile, che ancora oggi deve ispirare tutti noi, specialmente chi opera nel mondo dell’economia e delle attività produttive”. L’assessore regionale alle Attività Produttive, Edy Tamajo, ha voluto ricordare Libero Grassi (ucciso il 29 agosto 1991) come un simbolo non solo di resistenza alla mafia, ma anche di un modello imprenditoriale sano e virtuoso, che continua a rappresentare un faro per gli imprenditori siciliani e per tutto il tessuto produttivo dell’Isola.
“Le imprese siciliane sono oggi il frutto del coraggio, della determinazione e della passione di una terra che ha scelto di non piegarsi al ricatto mafioso. Il sacrificio di Libero Grassi ci ricorda quanto sia importante costruire un’economia libera e legale, che possa esprimere al meglio le potenzialità della nostra Sicilia. Le nostre imprese sono il cuore pulsante dell’isola e la loro crescita deve essere accompagnata da un impegno costante nella lotta contro ogni forma di sopruso e illegalità.”
Tamajo ha ribadito l’impegno della Regione Siciliana nel sostenere gli imprenditori che scelgono la strada della legalità, attraverso politiche di sviluppo mirate e azioni concrete per contrastare la criminalità organizzata. “Solo costruendo un ambiente imprenditoriale sano e sicuro, potremo onorare davvero la memoria di Libero Grassi e garantire un futuro migliore alle generazioni che verranno. Il ricordo di Libero Grassi deve essere uno sprone per tutti, istituzioni e cittadini, a non abbassare mai la guardia e a lavorare insieme per una Sicilia più giusta, libera e prospera”.
“L’uccisione di Libero Grassi ha segnato un punto di svolta nella lotta al racket. Il suo sacrificio è stato ed è lo spartiacque rispetto al quale l’azione di tutti, dalle istituzioni alle organizzazioni di categoria ai semplici cittadini hanno preso coscienza in modo inequivocabile della necessità di resistere ed opporsi al pizzo, in ogni sua forma. Oggi lo ricordiamo con rinnovata gratitudine per aver indicato una strada di resistenza alla violenza e di rettitudine morale, sapendo che la sua storia è un continuo richiamo a fare di più e meglio, a dare sempre più sostegno ai commercianti e agli imprenditori che si ribellano al pizzo e ad ogni manifestazione della mafia e del crimine organizzato.” Lo dichiara Marcello Caruso, coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia, in occasione del 33° anniversario dell’uccisione dell’imprenditore palermitano.