Giudice monocratico della quarantatreesima edizione del Premio Letterario Internazionale Mondello è il critico letterario e scrittore Ernesto Ferrero. Il suo compito sarà scegliere il vincitore del Premio Autore Straniero, che riceverà il riconoscimento a maggio, a Torino, al 30° Salone Internazionale del Libro (18-22 maggio 2017).
I critici letterari Francesca Serra, Stefano Jossa e Gino Ruozzi sono invece i giurati che hanno il compito di scegliere i tre romanzi vincitori del Premio Opera Italiana e il vincitore del Premio Mondello Critica. Le opere vincitrici saranno proclamate in aprile.
Il nuovo comitato di selezione è stato nominato dal Comitato Esecutivo del Premio, composto dal Presidente della Fondazione Premio Mondello, Giovanni Puglisi, e dal Direttore editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino, Nicola Lagioia, che prende quest’anno il testimone da Ernesto Ferrero, che dopo 18 edizioni ha lasciato proprio allo scrittore pugliese la direzione della manifestazione torinese.
Il Premio Letterario Internazionale Mondello è promosso dalla Fondazione Sicilia, insieme con il Salone Internazionale del Libro e in collaborazione la Fondazione Andrea Biondo, ed è suddiviso in quattro sezioni: Premio Opera Italiana, Autore Straniero, Mondello Critica, Migliore Motivazione.
I tre romanzi vincitori del Premio Opera Italiana, saranno poi sottoposti al giudizio di 120 lettori ‘forti’, indicati da ventiquattro librerie di tutta Italia, scelte in partenariato con l’inserto Domenica de Il Sole 24 Ore. Le loro preferenze, che saranno espresse tramite votazione online da giugno a ottobre, decreteranno il vincitore assoluto, a cui andrà il Premio SuperMondello. Il riconoscimento sarà consegnato a novembre a Palermo.
In parallelo, una giuria di 150 studenti di quindici scuole secondarie di secondo grado (dodici di Palermo e tre di Enna, Marsala, Noto) decreterà il vincitore del Premio Mondello Giovani. Gli studenti leggeranno i tre romanzi in gara e voteranno il loro preferito, motivando la scelta con un giudizio critico. Ai migliori tre giudizi il Comitato di Selezione assegnerà il Premio alla Migliore Motivazione.
Nato nel 1975 su volontà di un gruppo di intellettuali siciliani, il Mondello si è distinto, sin dagli albori, per il carattere internazionale. Tra i premiati ricordiamo: Günter Grass, Milan Kundera, Doris Lessing, Javier Cercas, Adonis, Don De Lillo, Elizabeth Strout, Emmanue Carrère, Marilynne Robinson, Alberto Moravia, Italo Calvino, Andrea Camilleri e Alberto Arbasino.
La giuria del 2017
Ernesto Ferrero, torinese, ha lavorato a lungo nell’editoria. Tra i suoi libri, i romanzi N. (Premio Strega 2000), L’anno dell’Indiano (2001), La misteriosa storia del papiro di Artemidoro (2006), Disegnare il vento. L’ultimo viaggio del capitano Salgari (Premio Selezione Campiello 2011); una biografia di Barbablù, il mostruoso Gilles de Rais del Medioevo francese, e una introduzione a Primo Levi. La vita, le opere, tutti presso Einaudi; le Lezioni napoleoniche (Mondadori), e il libro di memorie I migliori anni della nostra vita (Feltrinelli, 2005). Nel 2014, con Einaudi, ha pubblicato Storia di Quirina, di una talpa e di un orto di montagna. Traduttore di Flaubert, Céline e Perec, collabora a “La Stampa” e a “Il Sole 24 ore”. È stato per 18 edizioni direttore Editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino.
Francesca Serra è professoressa di letteratura italiana all’Università di Ginevra. Specialista della letteratura del Novecento e del Settecento, ha pubblicato sei monografie e una quarantina di saggi. I suoi campi di ricerca sono: narrativa del Novecento; autobiografia, giornali e romanzo nel Settecento; studi comparati, culturali e di genere. Ha insegnato alle Università di Firenze, di Siena, di Trento e a Smith College in Florence. Tra i suoi libri si ricordano Casanova autobiografo (Marsilio,2001), Galleria Palazzeschi (Cadmo, 2005), Calvino (Salerno, 2006), Le brave ragazze non leggono romanzi (Bollati Boringhieri, 2011, tradotto in spagnolo con il titolo Las buenas chicas no leen novelas, Península, 2012), La morte ci fa belle (ivi, 2013). Nel 2016 ha pubblicato un romanzo dal titolo La grande Blavatsky.
Stefano Jossa è un critico e storico della letteratura. Insegna abitualmente letteratura e cultura italiane a Royal Holloway University of London, ma attualmente ricopre la cattedra De Sanctis presso il Politecnico di Zurigo ed è Visiting Professor presso l’Università degli Studi di Parma. Si occupa di letteratura del Rinascimento, costruzione del discorso nazionale e rapporti tra realtà e finzione. Tra le sue pubblicazioni: L’Italia letteraria (il Mulino, 2006); Ariosto (il Mulino, 2009); Un paese senza eroi. L’Italia da Jacopo Ortis a Montalbano (Laterza, 2013); con Claudia Boscolo, Scritture di Resistenza. Sguardi politici dalla narrativa italiana contemporanea (Carocci, 2014) e con Giuliana Pieri, Chivalry, Academy, and Cultural Dialogues: The Italian Contribution to European Modernity (Legenda, 2016). Collabora con recensioni di mostre ad alias, supplemento culturale di il manifesto.
Gino Ruozzi insegna Letteratura italiana nell’Università di Bologna. I suoi interessi principali sono rivolti allo studio delle forme brevi e morali della letteratura italiana (aforismi, epigrammi, favole, apologhi) e al Settecento, di cui ama la curiosità e il cosmopolitismo. Ha pubblicato Scrittori italiani di aforismi (2 voll., “I Meridiani” Mondadori, 1994-96), Epigrammi italiani (Einaudi, 2001), Favole, apologhi e bestiari (Bur, 2007), Quasi scherzando, percorsi del Settecento letterario da Algarotti a Casanova (Carocci, 2012), Ennio Flaiano, una verità personale (Carocci, 2012).
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