Giudice monocratico della quarantaduesima edizione del Premio Letterario Internazionale Mondello è la scrittrice Michela Murgia: sarà lei a scegliere il suo maestro, ovvero il vincitore del Premio Autore Straniero, che riceverà il riconoscimento a maggio, a Torino, al Salone Internazionale del Libro.
Il critico letterario Mario Barenghi, il poeta e saggista Roberto Deidier e la giornalista e scrittrice Loredana Lipperini sono, invece, i giurati che hanno il compito di scegliere i tre romanzi vincitori del Premio Opera Italiana e il vincitore del Premio Mondello Critica. Le opere vincitrici saranno proclamate in aprile.
Il nuovo comitato di selezione è stato nominato dal Comitato Esecutivo del Premio, composto dal Presidente della Fondazione Premio Mondello, Giovanni Puglisi, e dal Direttore editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino, Ernesto Ferrero.
Il Premio Letterario Internazionale Mondello è promosso dalla Fondazione Sicilia, insieme con il Salone Internazionale del Libro e in collaborazione la Fondazione Andrea Biondo, ed è suddiviso in quattro sezioni: Premio Opera Italiana, Autore Straniero, Mondello Critica, Migliore Motivazione.
I tre romanzi vincitori del Premio Opera Italiana, saranno poi sottoposti al giudizio di duecentoquaranta lettori ‘forti’, indicati da ventiquattro librerie di tutta Italia, scelte in partenariato con l’inserto Domenica de Il Sole 24 Ore. Le loro preferenze, che saranno espresse tramite votazione online da giugno a ottobre, decreteranno il vincitore assoluto, a cui andrà il Premio SuperMondello. Il riconoscimento sarà consegnato a novembre a Palermo.
In parallelo, una giuria di centocinquanta studenti di quindici scuole secondarie di secondo grado (dodici di Palermo e tre di Enna, Marsala, Noto) decreterà il vincitore del Premio Mondello Giovani. Gli studenti leggeranno i tre romanzi in gara e voteranno il loro preferito, motivando la scelta con un giudizio critico. Ai migliori tre giudizi il Comitato di Selezione assegnerà il Premio alla Migliore Motivazione.
Nato nel 1975 su volontà di un gruppo di intellettuali siciliani, il Mondello si è distinto, sin dagli albori, per il carattere internazionale. Tra i premiati ricordiamo: Günter Grass, Milan Kundera, Doris Lessing, Javier Cercas, Adonis, Don De Lillo, Elizabeth Strout, Emmanue Carrère, Alberto Moravia, Italo Calvino, Andrea Camilleri e Alberto Arbasino.
Mario Barenghi insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università di Milano Bicocca. Si è occupato di Manzoni, Ungaretti, Calvino (Italo Calvino, le linee e i margini, Il Mulino, 2007), di memorialistica, di teoria letteraria; fa parte del gruppo redazionale dell’annuario Tirature. Nel 2013 è stato pubblicato da Einaudi Perché crediamo a Primo Levi?
Roberto Deidier Docente di Letterature Comparate presso l’Università Kore di Enna, il suo esordio poetico avviene nel 1989, sulla rivista «Tempo presente». Il passo del giorno appare nei primi mesi del 1995, con una prefazione di Antonio Prete e la copertina di Piero Guccione, e ottiene il Premio Mondello per l’opera prima. Negli anni Duemila Deidier continua a pubblicare poesie in riviste, antologie, periodici, ma solo nel 2011 per l’editrice Empirìa, pubblica un singolare quaderno di traduzioni, Gabbie per nuvole, senza i testi originali a fronte: un viaggio sentimentale tra le poesie che sono state importanti nel suo percorso di formazione. Infine, nel 2014, pubblica Solstizio, che appare nella collana «Lo Specchio» di Mondadori.
Loredanna Lipperini è una giornalista, scrittrice, conduttrice radiofonica e autrice per la televisione. Scrive sulle pagine culturali di Repubblica e del Venerdì. È fra i conduttori di Fahrenheit su Radio 3. Dal 2004 ha un blog, Lipperatura. Ha diretto l’agenzia di stampa Notizie Radicali ed è stata fra i primi conduttori di Radio Radicale e subito dopo di Radio Rai. Ha collaborato con numerose testate, tra cui L’Unità, Il Secolo XIX, L’Espresso. Per la televisione ha condotto Confini su Rai 3 e una rubrica fissa su L’altra edicola di Rai 2. Tra le sue recenti pubblicazioni Ancora dalla parte delle bambine (Feltrinelli, 2007), Non è un paese per vecchie (Feltrinelli, 2010) e Di mamma ce n’è più d’una (Feltrinelli, 2013), “L’ho uccisa perché l’amavo”. Falso! (Laterza, 2013), scritto con Michela Murgia, Morti di fama (Corbaccio, 2013), scritto con Giovanni Arduino, e Questo trenino a molla che si chiama il cuore. La Val di Chienti, le Marche, lungo i confini (Laterza, 2014).
Michela Murgia ha esordito nel 2006 per ISBN con Il mondo deve sapere, diario tragicomico di una telefonista precaria. Paolo Virzì ne ha tratto spunto per girare il film Tutta la vita davanti e David Emmer e Teresa Saponangelo ne hanno portato un omonimo adattamento a teatro. Nel 2008 è uscita per i tipi di Einaudi la guida narrativa Viaggio in Sardegna, undici percorsi nell’isola che non si vede, che offre suggestioni su un’isola sconosciuta alle guide per turisti. Nel 2009 ancora per Einaudi Michela pubblica il romanzo Accabadora, la storia della vecchia Bonaria, della piccola Maria e del loro legame speciale in una Sardegna dove la vita e la morte non sono mai dimensioni individuali. Con questo romanzo vince il premio Dessì, il Super Mondello, il premio Viadana, il premio Alassio, il premio Città di Cuneo e il Super Campiello. Nel 2011 pubblica il saggio teologico Ave Mary. Nel 2012 pubblica il racconto L’incontro e il diario Presente, scritto a otto mani con Giorgio Vasta, Andrea Bajani e Paolo Nori. Dal 2011 Michela è socia onoraria del Coordinamento Teologhe Italiane e collabora per molti periodici e quotidiani. Si trovano suoi contributi nelle antologie: Altre Madri in Questo terribile intricato mondo (Einaudi), Il posto è la notte in Sono come tu mi vuoi (Laterza), Alla pari in Lavoro da morire (Einaudi ET), Spadoneri in Contos (Fandango), A pezzi in Cartas de logu (CUEC), Calo di pressione in Granta Italia n° 1 (Rizzoli), Hanif in Nyx (Arkadia) e in due edizioni della Smemoranda 12mesi. I suoi libri sono tradotti in più di venti lingue. Chirù (Einaudi, 2015) è il suo ultimo libro.
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