Il prossimo numero del Rapporto Sud del Sole 24 Ore, in edicola venerdì 13 novembre in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna dedica un ampio reportage alla crisi degli aeroporti del Sud dovuta al drastico calo degli spostamenti a causa del Covid-19.
Parola dell’amministratore delegato di Gesac (la società controllata da F2i che gestisce gli scali di Napoli Capodichino e Salerno Pontecagnano), Roberto Barbieri, che al prossimo Rapporto Sud spiega: “La crisi indotta dall’epidemia è più grave al Sud. Se gli aeroporti italiani prevedono che chiuderanno il 2020 con un calo di passeggeri e di fatturato dell’80%, il Mezzogiorno perde molto di più. Anzi il doppio”. Per l’associazione di categoria confindustriale il sistema nazionale degli aeroporti che perde l’83% dei passeggeri, il 68% dei movimenti aerei e il 33% delle merci. Non solo, Assaeroporti stima che l’anno potrebbe chiudersi con 58 milioni di passeggeri, il 70% in meno rispetto ai 193 milioni registrati nel 2019 e con una contrazione del fatturato per i gestori aeroportuali pari a 2 miliardi.
Palermo. I lavori del restyling vanno avanti. L’amministratore delegato della Gesap, società di gestione dell’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo, Giovanni Scalia, spiega la strategia dell’aeroporto di Palermo per fronteggiare l’emergenza causata dalla pandemia che sta colpendo gli scali di tutta Italia e, in particolare, del Sud. Il traffico passeggeri resta drammatico: ad agosto, per dire di un mese in cui la gente ha viaggiato, il calo rispetto all’anno precedente è stato”solo” del 38,3 % (dati Assaeroporti), a settembre del 43,7% e per ottobre “stiamo sempre su una flessione di circa il 40% – dice Scalia – Abbiamo retto più degli altri e in questo periodo sono anche aumentate le compagnie aeree». Ma c’è una novità in questo quadro che può far ben sperare per il futuro dell’aeroporto riguarda i movimenti cargo: a settembre con 260 movimenti la crescita è stata dell’88,4% rispetto allo stesso periodo del 2019 ma se andiamo a vedere il dato di gennaio 2020 notiamo che con 175 movimenti la crescita (secondo Assaeroporti) è stata di oltre il 629 per cento. “Da qui a fine anno definiremo il nuovo pacchetto di finanziamenti con le banche: nei giorni scorsi abbiamo riapprovato il piano di investimenti da 70 milioni in tre anni. Per fortuna abbiamo dalla nostra parte credibilità e non solo: è vero che perderemo a causa della pandemia 10 milioni ma abbiamo un patrimonio netto di 70 milioni”. Per i 270 dipendenti Gesap c’è la Cassa integrazione a rotazione, ma il problema vero su cui riflette Scalia è quello di tutelare l’intero sistema aeroportuale “perché – dice – se crolla il sistema, crolla l’aeroporto”.
Dagli aeroporti agli interporti che con la pandemia hanno visto crescere i loro traffici. Gli interporti e le piattaforme logistiche meridionali – si legge sul Rapporto Sud – sono aree con grande potenzialità di sviluppo, e tali da favorire l’affermazione del Mezzogiorno d’Italia come piattaforma logistica del Mediterraneo. Oggi si fa conto su due opportunità: l’avvio delle Zes, (che coincidono con interporti, porti e aeroporti e aree vicine) atteso da anni, e la nuova normativa, la legge “Rotelli”, all’esame del Parlamento, che ne definisce i requisiti e prevede un nuovo regime fiscale In Sicilia resta aperto nell’isola il nodo delle infrastrutture. E in particolare a Termini Imerese dove da anni si attende l’Interporto. Ha denunciato il vicepresidente di Sicindustria Alessandro Albanese: “È una storia all’incontrario. Ci sono i soldi, 80 milioni. Ci sono i pareri, positivi. C’è la Valutazione d’impatto ambientale. C’è tutto però i lavori non vengono appaltati”.
ConfeserFidi lancia ItaliaBonus.it. Il confidi siciliano crea una piattaforma di scambio basata sulle aste. Il Rapporto Sud del Sole 24 Ore spiega ai lettori cos’è e come funziona ItaliaBonus.it, la piattaforma che consente a imprese e professionisti di collocare sul mercato tramite il più vantaggioso meccanismo di vendita all’asta crediti fiscali dei clienti (come il Superbonus 110% e gli altri Bonus edilizi, il Bonus vacanze e il Bonus locazioni). L’iniziativa è stata lanciata da ConfeserFidi, un cosiddetto confidi 106 siciliano con sede a Scicli in provincia di Ragusa di cui è amministratore delegato Bartolo Mililli e orientato, per la propria natura statutaria, verso il mercato dei finanziamenti alle microimprese. Il confidi ragusano ha accolto con favore le misure contenute nel decreto Rilancio che ha trasformato di fatto i cosiddetti confidi 106 vigilati da Banca d’Italia in soggetti bancari capaci di erogare ingenti finanziamenti diretti alle imprese: è stata data la possibilità di erogare finanziamenti diretti alle imprese dal 20 fino al 49% del totale delle attività dell’attivo ponderato. «ConfeserFidi, che ha un attivo ponderato di circa 250 milioni, può erogare 120 milioni di finanziamenti diretti alle imprese – dice Mililli – un plafond che ci porta ad un livello di operatività simile a quello di una Banca di credito cooperativo».
La Banca Agricola Popolare di Ragusa (Bapr) fa rotta su Palermo. Aperto il primo sportello che conferma la strategia di crescita della Popolare. Sono 84 gli sportelli della Bapr soprattutto nelle province di Ragusa e Siracusa ma anche a Catania, Messina ed Enna. L’apertura dello sportello nel capoluogo siciliano, con la banca che guarda ora con attenzione anche alla Sicilia occidentale – spiega il Rapporto Sud di venerdì 13 novembre – è un pezzo del piano di sviluppo seguito dal direttore generale Saverio Continella che al supplemento del Sole 24 Ore racconta le misure che la Banca popolare mette a disposizione a sostegno dei territori a condizioni agevolate.
Il Rapporto punta i fari anche sullo stabilimento della Edilsider di Alcamo, nel trapanese che ha recuperato le perdite causate dal lockdown e punta a chiudere il bilancio 2020 con un aumento del fatturato del 10 per cento rispetto al 2019. Un’azienda con 80 addetti tra diretti e indiretti che fa parte anche del consorzio ALsistem di cui fanno parte 11 aziende di cui 10 che coprono il territorio nazionale e una, la ALsistem HK Limited, opera in un mercato che comprende Taiwan, Hong Kong e Macao con un occhio alla Cina. Nel 2019 – si legge sul Rapporto Sud – la Edilsider ha fatturato 15,1 milioni e quest’anno punta a chiudere ancora in crescita nonostante il lockdown causato dalla pandemia.
Il Rapporto del Sole 24 Ore poi si sposta a Bronte dove l’azienda Antichi sapori dell’Etna, per tutti nota con il marchio Pistì, con 44 milioni di fatturato nel 2019 è tra le aziende più importanti del settore, con l’export che incide per il 35% sul fatturato: i prodotti Pistì vengono venduti in 41 paesi. Pistì dà attualmente lavoro stabile a 90 dipendenti, che nei periodi di alta produzione superano i 220.
Dalla Sicilia ancora la storia di un’azienda alla sfida del Covid: la palermitana Morettino. negli ultimi anni l’azienda ha guadagnato fette di mercato in tutta Italia e all’estero dove è presente con piccoli distributori in almeno 40 Paesi (tra i principali Stati Uniti, Russia, Giappone). Intanto, in questa nuova fase di restrizioni, Morettino sta pensando di rilanciare una iniziativa che è già stata sperimentata durante il lockdown di marzo: un sistema di delivery diretto per Palermo e provincia destinando una parte degli incassi alle strutture sanitarie impegnate nella lotta contro il Covid-19 contribuendo all’acquisto di attrezzature e materiali sanitari.
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