I sindacati rispondono alla V Commissione Ars che ha chiesto loro un parere sulla legge in discussione “Disposizioni in materia di beni culturali e di tutela del paesaggio”
“Con la nuova legge su Beni culturali, la Sicilia, sotto il vessillo dell’autonomia regionale speciale, rischia di fare un pericoloso passo indietro in uno dei settori vitali per la Sicilia”. A dirlo sono le segreterie regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, interpellate dalla V Commissione “Cultura, Formazione, Lavoro” dell’Ars sul disegno di legge attualmente in discussione, “Disposizioni in materia di beni culturali e di tutela del paesaggio”.
“Ci chiediamo perché – dicono i segretari generali delle federazioni Gaetano Agliozzo, Paolo Montera ed Enzo Tango – pur a fronte della competenza esclusiva sulla materia, unica tra le Regioni a Statuto speciale, sia necessario scostarsi a tutti i costi dal modello messo in campo dal Ministero dei Beni Culturali, svuotando le Soprintendenze dei loro poteri”.
“Occorre discutere attentamente di questa norma, sotto ogni aspetto, valutando anche la consistenza delle numerose critiche che sono giunte da esperti e rappresentanti della categoria. Pur apprezzando l’apertura al confronto con i sindacati voluta dal presidente della Commissione, Luca Sammartino, che ci ha inviato il testo del disegno di legge per ricevere il nostro parere – concludono i sindacalisti – chiediamo però che questo sia un confronto concreto e approfondito, non in tempi ristretti e con l’Aula che incombe. Ci interessano, ovviamente, gli aspetti legati alle ricadute della norma sui lavoratori del settore, ma siamo preoccupati anche per la tenuta di un intero settore, quello della cura e dalla valorizzazione del nostro patrimonio storico, artistico e culturale”.
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