Illogica e incoerente, questo il giudizio di sintesi espresso dalla Cgil e dagli altri sindacati sul disegno di legge Finanziaria nel corso dell’audizione in commissione Affari Istituzionali all’Ars, sulle parti di competenza relativamente al pubblico impiego.
Ma il giudizio, per dirla come l’Ugl e i sindacati autonomi, si estende al resto del testo con entrate non congrue e spese non corrispondenti alle entrate e soprattutto senza che siano individuati investimenti e ancora una volta con le somme per gli investimenti utilizzate per il pagamento della spesa corrente.
Sono i giudizi emersi dalle relazioni dei sindacati svolte davanti alla I Commissione affari istituzionali nella serata di ieri. la Commissione analizza la legge di stabilità ed il bilancio per i rilievi di competenza da parte delle Commissioni di merito prima che il documento torni in commissione bilancio per essere poi inviato all’aula per l’analisi di sala d’Ercole.
“Siamo al paradosso – dice Marco falcone capogruppo di Forza Italia – e forse anche alle battute finali, quando l’assessore alle autonomie locali contesta apertamente l’assessore all’economia Baccei, e quando il direttore della funzione pubblica Luciana Giammanco sostiene che il risparmio di 5 milioni di euro previsto dall’Assessore all’Economia non sia reale, perché non supererebbe in effetti gli 800 mila euro”.
“Questa situazione di schizofrenia acuta – continua – dà la cifra del governo (o del non governo) che il Pd insieme a Udc e Ncd si ostinano a tenere insieme”,
Ma non basta. In dubbio vengono messi dagli esponenti di Forza Italia, stavolta, anche i fondi del piano per la Sicilia dello scorso anno “Con una mozione presentata all’Ars il gruppo chiede che il governo regionale riveda il Patto per la Sicilia 2015, rimodulando le delibere di giunta n. 288/2015 e 344/2015, dopo avere attuato un serrato confronto con le Autonomie Locali, unici veri rappresentanti dei territori. Se questo non avverrà ci troveremo di fronte all’ennesima occasione mancata da parte di un esecutivo frottolaio che verrà ricordato per l’incapacità manifesta di sfruttare opportunità e risorse”.
“Il governo regionale sostiene che Roma abbia indicato i settori di intervento – dice Bernadette Grasso -, se fosse veramente così saremmo vittime di una strategia folle, non può essere infatti Palazzo Chigi ad individuare le linee di sviluppo della nostra terra”,
“Il Patto per la Sicilia deve destinare maggiori risorse al turismo e alla cultura, creando occasioni tangibili di sviluppo – proseguono Grasso e Falcone –. Siano pertanto finanziati progetti realmente attuabili, che portino immediato sollievo ad un’economia malconcia e ad un settore, quello turistico-culturale, che può essere per davvero volano di una tanto auspicata ripresa. All’esecutivo Crocetta chiediamo di scegliere la strada della concretezza per evitare alla nostra terra, alla nostra gente, l’ennesimo terribile bluff”.
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