- Ars, via libera alla legge siciliana contro la povertà
- Appello nato dalla Comunità di Sant’Egidio per trovare forme di vicinanza concreta ai poveri
- Nicola D’Agostino (Capogruppo Italia Viva all’Ars) primo firmatario
All’indomani della approvazione, avvenuta ieri sera all’unanimità all’ARS del disegno di legge “Disposizioni per il coordinamento degli interventi contro la povertà e l’esclusione sociale”, meglio noto come ddl povertà, si susseguono le prese di posizione.
Su tutte svetta quella dei comuni siciliani che pur plaudendo alla norma lanciano un allarme sulla situazione dei servizi sociali comunali.
Adesso mettere i comuni in condizioni di ripristinare i servizi sociale
“Esprimiamo il nostro apprezzamento per l’approvazione del disegno di legge contro la povertà e l’esclusione sociale da parte dell’Aars, ma siamo consapevoli che per sostenere adeguatamente le tante famiglie in stato di grave disagio economico è necessario costruire i servizi territoriali laddove non ci siano e rafforzare quelli esistenti, con il fine di semplificare le procedure per l’individuazione delle necessità e per l’assegnazione delle risorse, sviluppando una rete di protezione intorno alle persone in difficoltà” ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia.
“In Sicilia la povertà è un fenomeno straripante – ha aggiunto Orlando – acuito gravemente dalla crisi economica scaturita dalla pandemia e lo sblocco dei licenziamenti, previsto in autunno, potrebbe far emergere una situazione ancora più grave e implementare sensibilmente il numero delle persone in stato di povertà assoluta”. “E’ necessario quindi – ha sottolineato il presidente di Anci Sicilia – che i Comuni e i distretti sanitari che hanno un’endemica carenza di personale qualificato, che sono spesso costretti ad utilizzare formule che non danno continuità al servizio e stabilità ai lavoratori, vengano adeguatamente supportati per affrontare un diffuso disagio causato da una profonda regressione economica che colpisce le nostre comunità e per scongiurare che si trasformi in un’emergenza sociale. La povertà è un fenomeno multidimensionale – ha concluso Orlando – che va affrontata seguendo un’ottica di sistema e un approccio multidisciplinare, mettiamo in campo tutte le risorse necessarie a porre rimedio a una atavica diseguaglianza rispetto al resto del Paese”.
La norma nata da un appello della Comunità di Sant’Egidio
L’Assemblea Regionale ha accolto pienamente l’appello lanciato da Emiliano Abramo e dalla Comunità di Sant’Egidio per trovare forme di vicinanza concreta ai poveri e alle realtà caritatevoli che vivono nuove difficoltà a causa della pandemia ancora in corso.
“Una pagina di buona politica”
Dice Emiliano Abramo, che ha seguito come consulente i lavori: “È una pagina di buona politica siciliana ricca di attori sanamente impegnati: dal presidente Miccichè che ha accolto il mio appello all’on. D’Agostino primo firmatario, dai deputati di maggioranza a quello di opposizione che hanno votato all’unanimità la legge, dall’assessore Scavone a tutto il governo che hanno attivato forme di dialogo responsabile e qualificato. Mi piace inoltre sottolineare come i lavori siano stati seguiti da oltre 100 realtà impegnate a servire i poveri in Sicilia. Unità politica e della società civile hanno caratterizzato un dialogo dove al centro ci sono gli altri ovvero i poveri. È una ricetta utile per il futuro, che ha appassionato anche la stampa nel raccontare una vicenda felice”.
D’Agostino (IV) primo firmatario
“È una grande soddisfazione che la proposta di legge sulle povertà sia oggi diventata legge in Ars all’unanimità. Da primo firmatario – afferma Nicola D’Agostino, Capogruppo Italia Viva Ars – sento di dover ringraziare per la fiducia tutto i miei colleghi, i capigruppo ed il Governo. Soprattutto il presidente Micciché che ha sposato la causa e conferito all’iter legislativo una accelerazione regolamentare. Con 15 milioni di euro si consentirà alle strutture di volontariato di poter meglio fronteggiare la maggiore sofferenza patita, a causa del Covid, da tanti siciliani in difficoltà, garantendo cibo e alloggio. Un grazie ad Emiliano Abramo, presidente della comunità di Sant’Egidio, che ha ispirato i nostri lavori”.
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