- Il capogruppo di Italia Viva all’Ars “Da Lega parole e slogan per tentare di giustificare l’impossibile”
- E continua “I nodi verranno al pettine quando ci si dovrà pronunciare su Green Pass, No vax ed altri”
- “Dalle nostre parti contano i valori, i contenuti, la coerenza e la serenità di non dover inseguire nessuno”
Nicola D’Agostino, capogruppo all’Ars di Italia Viva, commenta le parole del collega Giovanni Cafeo passato da poco alla Lega, insieme a Luca Sammartino, Valeria Sudano, Carmelo Pullara e Marianna Caronia. E sottolinea: “La Lega il partito dei moderati? Solo parole e slogan opportunistici per accomodare le cose e tentare di giustificare l’impossibile”.
“I nodi verranno al pettine”
L’esponente di Italia Viva continua elencando alcuni temi che – a suo parere – potrebbe essere focali e far evidenziare i classici nodi al pettine.
“Quando infatti ci si dovrà pronunciare su Green Pass, No vax, quota 100, reddito di cittadinanza, possesso di armi, immigrazione, intolleranza razziale, discriminazione sessuale, euro ed europeismo allora i nodi verranno al pettine – aggiunge D’Agostino – e ci si misurerà con la propria coscienza. Quanto al Grande Centro, che vedrà davvero riuniti i moderati, il progetto è ormai in una fase conclusiva di maturazione. Dalle nostre parti contano i valori, i contenuti, la coerenza e la serenità di non dover inseguire nessuno”.
Le parole di Cafeo
Per il deputato neo leghista, la forza del partito di Salvini, “che un tempo era del Nord mentre ora ha una collocazione nazionale” sta nell’essere “un movimento del territorio”.
“La Lega si sta riposizionando nel Centrodestra – dice Cafeo – per diventare il Polo moderato in Italia. Inoltre, va detto che Forza Italia è federata con la Lega, così come lo sono Saverio Romano e l’Udc ma la nostra scelta è di creare una classe dirigente che, da qui ad un anno, proverà a riscrivere le priorità della Sicilia del Centrodestra””
Bocciato il Patto dei paccheri
Cafeo, eletto deputato regionale del Pd, a guida renziana, ha poi seguito l’ex Premier in Italia Viva ma secondo il parlamentare della Lega quel progetto politico è ormai tramontato.
“Quando a Renzi ponevo – spiega Cafeo – le questioni della zona industriale di Siracusa, mi rispondeva che la sua priorità era il suo libro. In Sicilia, non può essere il progetto di Renzi il patto dei Paccheri. Noi eravamo in condizioni di fare una lista ma ho visto che la loro priorità erano solo i seggi. Ho rischiato di ritirarmi dalla politica, poi è arrivata l’opportunità della Lega”.
L’abbraccio mortale del Centrosinistra con il M5S
Per Cafeo, l’abbandono del Centrosinistra è stato anche dettato “dall’abbraccio al M5S”. “Vi racconto un aneddoto: l’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa – dice Cafeo – non ha mai voluto parlare con i vertici della zona industriale, non è possibile un fatto del genere. Il Polo petrolchimico di Siracusa è strategico non solo per l’economia locale e siciliana ma italiana, parliamo della seconda realtà in Europa.
Reddito di cittadinanza
L’altra stoccata al M5S è riservata al reddito di cittadinanza. “Da un lato abbiamo reddito di cittadinanza, dall’altra le imprese che non trovano personale a cui dare un impiego”.
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