Quarantacinque chilometri di documenti. Che l’Archivio di Stato non sia un luogo polveroso, uno scrigno da studiosi, lo sanno in pochi: ma Le Vie dei Tesori possiedono la particolarità di raccontare i siti, scoprendone i segreti. Capita così che si venga a sapere che nella sede della Catena – aperta con quella della Gancia sabato e domenica dalle 9 alle 12,15 e dalle 15 alle 18,15 – sia conservato il documento cartaceo più antico d’Europa, una lettera in greco e arabo del 1109 di Adelasia del Vasto, terza moglie di re Ruggero I.
In collaborazione con le “Domeniche di carta” del Ministero, da questo weekend si potrà anche visitare una mostra documentaria, su “La complessità della tutela del patrimonio archivistico” che raccoglie anche l’archivio di Giuseppe Damiani Almeyda – disegni, progetti, lettere e strumenti di lavoro – e una parte dell’immenso archivio storico della Diocesi di Monreale con antiche pergamene. Un primo passo per capire l’importanza, oggi, di un archivio storico depositario della memoria della città, che si va pian piano informatizzando definitivamente, in vista della nascita di un unico Portale documentario siciliano.
Domenica alle 10,30 alla Catena si parlerà dell’“L’articolo 9 della Costituzione che promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico. Uno sguardo alla realtà siciliana” con Maria Concetta Di Natale, Luigi Mancuso del Comando carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Marco Rosario Nobile, Daniele Ronsivalle, e Claudio Torrisi, direttore dell’Archivio di Stato. La mostra sarà aperta per tutti i weekend de Le Vie dei Tesori, ogni venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Anche al Museo Diocesano – aperto sabato dalle 10 alle 17 e domenica dalle 9,30 alle 13 – hanno pensato ad un allestimento particolare per Le Vie dei Tesori: sono stati ricostruiti l’alcova e gli arredi della “camera a dormire” del cardinale Pietro Gravina di Montevago, arcivescovo di Palermo dal 1816 al 1830, primo tassello del lavoro che riproporrà il piano nobile del Palazzo Arcivescovile secondo le consuetudini del tempo. Esposte anche 20 tele di piccole dimensioni dal XVI al XIX secolo, per lo più inedite o celate nei depositi da oltre 30 anni: vedute di Michele Catti, due icone ortodosse del XIX secolo, una copia inversa del Compianto di Cristo morto di Antoon Van Dyck, oggi all’Alte Pinakothek di Monaco di Baviera, opere di Paolo Bramé, Carlo Maratti, e un Ecce Homo seicentesco della scuola del Van Dyck.
Aperti quasi cento luoghi in tutto: a partire dalla barocca Cappella delle Dame (soltanto domenica, dalle 9 alle 13) alla normanna cappella della Santissima Trinità con le sue cupole originarie (sanato e domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 17,30) alle tantissime chiese, cappelle e cripte del centro storico, tra cui la splendida Immacolata Concezione al Capo, vero trionfo barocco, o l’Angelo Custode (sabato e domenica dalle 10 alle 17,30) della confraternita degli staffieri.
Su prenotazione, si visitano, tra gli altri, la Casina Cinese, la cappella spagnola della Soledad, Palazzo Utveggio in via XX settembre e Palazzo Forcella De Seta; e, solo domenica, la Grotta dell’Acquasanta. Si prenota su www.leviedeitesori.com.
ITINERARIO CONTEMPORANEO. Alle mostre e installazioni delle 30 gallerie e atelier privati che compongono l’ Itinerario Contemporaneo, curato da Paola Nicita, si aggiunge da sabato la mostra “A-mori” di Domenico Pellegrino, a cura di Alba Romano Pace, sotto le arcate della Cavallerizza di Palazzo Sambuca: una nuova istallazione dell’artista che fa rivivere, con le luminarie, l’antica leggenda delle “teste di moro” e narra l’amore sfortunato tra la bella siciliana e il giovane moro, nel lontano 1100. Sempre sabato nella cripta della chiesa di Santa Maria del Piliere, si inaugura la personale di Nélida Mendoza, “Ausencia”, che reinventa il tempo attraverso un medium effimero. Opening alle 18 con performance dell’artista basca Iratxe Hernandez Simal sui temi della rigenerazione e della purificazione, per una lettura originale dello spazio. Progetto a cura di Cristina Costanzo.
LE PASSEGGIATE. Lo sapevate che un tempo lontano al Papireto crescevano papiri così alti che secondo il mercante iracheno Ibn Hawqal, che visitò Palermo nel X secolo, si sarebbero potuti ricavarne i rotoli su cui scrivere le sure del Corano? E’ soltanto una delle passeggiate alla scoperta di Palermo e dintorni, condotte da appassionati, botanici, storici, giornalisti, che Le Vie dei Tesori propongono ogni sabato e domenica. Mario Bellone proporrà altri due tour urbani “cinematografici” che stavolta condurranno sulle tracce dei film girati alla Kalsa e alla Vucciria. E il WWF condurrà fuori porta, nella borgata di Acqua dei Corsari. Per scegliere i tour bisogna prenotarsi sul sito www.leviedeitesori.com.
Il Festival KIDS. Sabato e domenica i bambini sono attesi nei tre gazebo in piazza Politeama, piazza Verdi e in piazza Bellini, dove potranno giocare e divertirsi, imparando. Ma la domenica è il giorno delle visite animate, curiose e coinvolgenti, ideate per i più piccoli: alle 11 li aspettano all’Ecomuseo del Mare, al Museo delle marionette, al museo Salinas, allo Spasimo e a Villa Whitaker. 5 euro a visita, coupon sul sito e sul posto. E sabato i bambini (tra 6 e 11 anni) potranno anche scoprire l’inglese: il Myes Center (viale Regione Siciliana 708/710) mette a disposizione i suoi esperti per un primo approccio. Due turni, dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 18,30. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
COME PARTECIPARE. Un coupon da 10 euro “vale” 10 visite, un coupon da 5 euro, ne copre 4, un coupon da 2 euro serve per 1 visita singola. Non sono personali e possono essere utilizzati in gruppo. Le visite su prenotazione prevedono un contributo di 3 euro. Sul sito si prenotano le passeggiate e i laboratori per bambini, e si acquistano i biglietti per gli eventi e gli spettacoli. Una card consente di visitare i luoghi, ed è promossa sui treni siciliani, grazie a Trenitalia.
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