“La vertenza per il presidio ospedaliero è la prima azione di denuncia dalla quale partiamo. Oggi, con questa manifestazione, con la richiesta di riaprire il punto nascita dell’ospedale di Petralia, rivendichiamo l’importanza non solo di nascere ma anche di vivere nel territorio delle Madonie”.
Lo ha dichiarato il segretario della Cgil Palermo Enzo Campo intervenendo dal palco alla manifestazione di sindaci e amministrazioni comunali dei paesi madoniti, sindacati e associazioni locali, per la difesa del punto nascita dell’ospedale, a rischio chiusura per le decisioni del governo nazionale.
Cgil, Cisl e Uil hanno aderito alla manifestazione, con le loro delegazioni. Un corteo di auto con rappresentanti di tutte le categorie della Cgil è partito da Palermo alle 8 da viale delle Scienze per raggiungere il punto di concentramento del corteo, lo svincolo per Piano Battaglia-Petralia Sottana. Qui ad attendere la delegazione c’erano le Camere del Lavoro di tutti i paesi delle Madonie.
“La riapertura del reparto darebbe una risposta occupazionale di qualità per questo territorio, con decine di assunzioni di personale medico e para sanitario – aggiunge Enzo Campo – Per noi questo è il punto di inizio rispetto a una vertenza più generale, che tra le emergenze da porre all’attenzione mette il riordino della viabilità secondaria e statale, oggi assolutamente inadeguate, da terzo mondo. Porteremo avanti una vertenza assieme alle amministrazioni locali, alle associazioni e ai cittadini per far sì che il tema della viabilità e della difesa del territorio venga al più presto affrontato per aprire le porte a occupazione aggiuntiva”.
Una delegazione della Cisl composta da circa cento persone, ha partecipato stamani alla marcia per la rinascita delle Madonie e il “diritto alla vita nelle aree interne e montane”.
“Il colmo per le Madonie è non solo patire della mancanza di vere infrastrutture e servizi, ma venir ancora più penalizzata dalle scelte della politica – spiegano Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani e Gandolfo Madonia responsabile Cisl Madonie –. Si tuteli il punto nascite di Petralia, ma si pensi soprattutto alla vera rinascita del territorio che ormai tende a svuotarsi, proprio a causa di questo deserto. Deserto produttivo, infrastrutturale, occupazionale, sanitario, le Madonie devono diventare uno dei punti dell’agenda di istituzioni regionali e nazionali, noi non fermeremo la mobilitazione fino a quando non avremo risposte che diano il segnale di risveglio e rilancio del territorio”.
In occasione ella marcia sono stati chiesti interventi straordinari di manutenzione della rete viaria della zona e sul settore dei trasporti per sostenere anche lo sviluppo turistico, sull’istituzione delle zone franche per le Madonie per incentivare il lavoro, “tutti quei provvedimenti, dunque, che abbiano come scopo principale il rilancio di una zona, da troppo tempo abbandonata e dimenticata”.