Primo show e primo successo dell’anno con uno spettacolo ideato e realizzato da Letterio Lombardo, svoltosi al Teatro Don Bosco-Ranchibile particolarmente gremito di spettatori desiderosi di riascoltare le canzoni del Juke Box, la mitica macchina musicale che il prossimo 23 novembre compirà 129 anni, essendo stata ideata nel 1890 a San Francisco, negli Stati Uniti.
Nel corso degli anni il Juke Box ha subito vari cambiamenti nella forma; anche il numero dei dischi contenuti all’interno aumentò e dai 12/24, si arrivò a ben 100, grazie ad un modello realizzato da una nota azienda americana. Modello simile a quello che faceva bella mostra nella sala, sotto il palcoscenico.
In Italia i primi Juke Box giunsero tra il 1948 e il 1950, ma contenevano i 78 giri; anni dopo arrivarono quelli con i 45 giri. Fatta questa doverosa premessa, passiamo allo spettacolo che ha riservato non poche emozioni. Dopo la sigla d’inizio, ecco Letterio che,accolto da fragorosi applausi esegue quattro brani lanciati da Little Tony (La spada nel cuore, Cuore matto, Profumo di mare e Bada Bambina) seguiti da Poesia e L’immensità di Don Backy.
Con un elegante abito nero lungo, a sirena, con paillettes sulla scollatura, sulla trasparenza all’altezza dello spacco laterale e sulle maniche appare Margherita Bonura, accolta con applausi e ovazioni e con la bella voce che la distingue, esegue alcuni successi di Caterina Caselli (Perdono, Sono bugiarda, Nessuno mi può giudicare), seguita da Letterio che rievoca noti motivi di Paul Anka (Ogni volta, Paula) e un mix comprendente Ora sei rimasta sola, Perché mi hai fatto innamorare, La notte è fatta per amare e Una ragazza in due.
Subito dopo, ancora Margherita con Vedrai vedrai e Se stasera sono qui, di Luigi Tenco quindi Letterio presenta il mix del vagabondo con due noti successi: Io vagabondo e Vagabondo, rispettivamente lanciati da I Nomadi e Nicola Di Bari molto apprezzati dal pubblico che ripetono i ritornelli.
Alla coppia Lombardo – Bonura il compito di eseguire tre indimenticabili successi di Gino Paoli: (Il cielo in una stanza, Che cosa c’è, Senza fine e La gatta), ricevendo ovazioni dagli spettatori entusiasti che dimostrano di conoscere i vari motivi.
Dopo un Medley anni ’60, ai due cantanti si unisce il Coro dei bambini che, con bandierine gialle eseguono un successo del 1966 di Gianni Pettenati, appunto, “Bandiera gialla”, accompagnati dagli spettatori muniti anch’essi di bandierine gialle che agitano festosamente. Termina così il primo tempo.
La seconda parte inizia con quattro brani di Bobby Solo (Una lacrima sul viso, Zingara, Siesta e Al mio paese) eseguiti dal Duo, mentre Margherita propone i tre successi di Nada (Ma che freddofa), Marcella (Montagne verdi) e di Anna Identici (Quando m’innamoro), la segue Letterio con Deborah e Un’ora fa di Fausto Leali, mentre spettatori di ogni età continuano ad applaudire senza sosta ritmando i vari motivi.
E’ la volta di Margherita impegnata in tre notissimi motivi di Patty Pravo (Ragazzo triste, La bambola e il Paradiso). Quindi, alternandosi, i due eseguono notissimi motivi dell’Equipe’84, Peppino Di Capri, Ornella Vanoni, Dik Dik e persino di Giorgio Gaber per espresso desiderio di una giovanissima componente il Coro,ammiratrice del cantautore milanese.
Lo show volge al termine e i due protagonisti, unitamente al Coro dei bimbi (tra loro notato un piccoletto biondo che si dimenava come un provetto ballerino, ndr) salutano il caloroso e divertito pubblico che non smette di applaudire, con le più belle canzoni di spiaggia: Con le pinne, fucili e occhiali, Abbronzatissima, Stessa spiaggia, stesso mare, Una granita di limone, Con te sulla spiaggia, Giovane, giovane, L’esercito del surf e I Watussi.
Che dire degli orchestrali Piero Caccamo (piano e tastiere), Paolo Muratore (basso), Simone Fiorenza (chitarra) e Salvo Munafò (violino)? Semplicemente eccezionali; in oltre due ore di spettacolo hanno accompagnato con originali arrangiamenti più di 70 motivi in scaletta. Ottimi audio e luci curati da Criti Colletta. “E non finisce qui”, diceva il compianto Corrado perché pare che la coppia Lombardo-Bonura stia preparando qualcosa di nuovo per i primi di maggio. Staremo a vedere.
(Foto di Filippo Messina)