I finanzieri della compagnia di Bagheria hanno scoperto quattordici lavoratori in nero, sorpresi a lavorare per quattro diverse imprese edili. I militari prima di entrare nell’area del cantiere hanno prima svolto attività di osservazione dei cantieri edili sul territorio, poi, hanno rilevato come in ognuno dei quattro cantieri, nessuno dei quattordici operai intenti a lavorare risultava assunto.

Assegno di inclusione e disoccupazione

E’ emerso dalle banche dati che quattro operai percepivano l’assegno di inclusione; un altro, invece, fruiva di indennità per la disoccupazione, la cosiddetta Naspi. Per tutte le imprese, è stata proposta la sospensione dell’attività imprenditoriale. Ai datori di lavoro sono state contestate sanzioni amministrative da un minimo di 27.300 euro a 163.800 euro. Per i percettori di sussidi, è stata inviata apposita comunicazione alle sedi Inps competenti per territorio, per fare decadere il beneficio. È stata così impedita la fruizione ulteriore di 24.350 di assegno di inclusione e 24.906 di Naspi. Dall’inizio dell’anno, a livello provinciale, sono stati effettuati n. 213 interventi che hanno consentito di individuare 274 lavoratori in nero e di segnalare 117 datori di lavoro, con un incremento del 36% rispetto al medesimo periodo dell’anno 2023.

Prosegue la lotta al lavoro nero in Sicilia

Prosegue la lotta al fenomeno del lavoro nero che arreca danni all’intero sistema economico nazionale perché sottrae risorse all’Erario, mina gli interessi dei lavoratori compromettendo la leale e sana competizione tra imprese, e che consente di contrastare l’indebito accesso alle prestazioni assistenziali, generatore di iniquità e diseguaglianze sociali.

Lavoro nero e violazioni sulla sicurezza

I Carabinieri del Comando Provinciale di Catania e il Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno intensificato i controlli sul territorio per contrastare le violazioni in materia di sicurezza sul lavoro e lavoro nero. L’operazione ha interessato diverse attività imprenditoriali, tra cui un bar, un parrucchiere e due cantieri edili, portando alla luce numerose irregolarità. Nel centro storico di Catania, il titolare di un bar è stato denunciato per non aver sottoposto i propri dipendenti alla sorveglianza sanitaria, un requisito fondamentale per tutelare la salute dei lavoratori in relazione ai rischi specifici dell’ambiente di lavoro. Analoga denuncia è scattata per un parrucchiere di Aci Castello, anch’egli inadempiente riguardo alla sorveglianza sanitaria delle sue dipendenti.

Pericoli nei cantieri edili

In un cantiere edile di via Caronda, i Carabinieri hanno riscontrato gravi violazioni in materia di sicurezza. Materiali accatastati pericolosamente sui ponteggi, aperture non protette su solai e piattaforme di lavoro, assenza di parapetti e tavole fermapiede sulle impalcature: queste le principali mancanze che hanno portato alla denuncia dell’imprenditore responsabile.

Lavoro nero e formazione mancante

Un altro cantiere edile, situato nei pressi di Piazza Stesicoro, è stato oggetto di ispezione da parte dei militari. Anche in questo caso, i lavoratori non erano stati sottoposti alla sorveglianza sanitaria. Inoltre, è emerso che due operai erano impiegati “in nero” e privi della formazione obbligatoria per i lavori ad alto rischio. L’attività del cantiere è stata sospesa e l’imprenditore denunciato.

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