Procedono celermente i lavori per la rimozione degli oltre 5 mila metri quadrati di amianto nell’area dell’ex cotonificio di Partanna Mondello. Avviate all’inizio di aprile, le opere volgono al termine.
Il termine previsto per il completamento della bonifica all’interno della struttura industriale progettata dall’architetto Pietro Ajroldi che risale al 1952 era stata posta sotto sequestro dalla polizia municipale nell’estate del 2013 è fissato nel 6 giugno.
Era stata l’associazione senza scopo di lucro Aiace animata tra i residenti del territorio dal presidente Eduardo Marchiano, a porre per prima l’attenzione dell’opinione pubblica sulle condizioni di estremo degrado in cui si trovava l’ex Cotonificio.
Risale sempre al 2013 il progetto del Comune di Palermo che prevede, secondo quanto stabilito in una delibera del Consiglio comunale inerente il nuovo piano di edilizia sociale, che le ex aree industriali dismesse da almeno tre anni, ovvero aree D, possano essere destinate alla costruzione di alloggi popolari. Per l’area dell’ex Cotonificio ne sarebbero previsti 378.
Un progetto che l’associazione Aiace non condivide appieno e propone di realizzare in una parte della struttura, esempio importante di archeologia industriale, di un grande mercato coperto, sull’esempio di Amsterdam e Madrid.
Quando la bonifica ultimata si aprirà quindi la questione su quale futuro riservare all’ex Cotonificio Siciliano.
La speranza dei residenti è che una volta bonificata l’area e consegnata dalla Regione al Comune si possa aprire un confronto con il territorio sulla destinazione dell’area stessa. La proposta è quella di farne un luogo produttivo, culturale, sociale e aggregativo puntando alla riqualificazione e al recupero. insomma un ‘riuso’ intelligente che tenga conto della storia da ‘archeologica industriale’ conservandone la memoria.
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