Palermo

Lavoro nero e violazioni su sicurezza nei luoghi di lavoro, due attività sospese nel Palermitano

I carabinieri del Nucleo tutela lavoro hanno controllato un bar con pasticceria ed una stazione di rifornimento carburante a Castronovo di Sicilia. Prende quota in Sicilia l’attività di contrasto al lavoro nero e alla scarsa sicurezza sui luoghi di lavoro dopo la decisione del Ministro Marina Calderone d’intesa con il Direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro Paolo Pennesi, di inviare altri 30 ispettori del lavoro a integrare il contingente dei 29 funzionari già in servizio nell’isola.

I controlli

Il 23 luglio il personale ispettivo INL, unitamente ai Carabinieri del Nucleo tutela lavoro, ha sottoposto a verifica un bar con pasticceria ed una stazione di rifornimento carburante a Castronovo di Sicilia, in provincia di Palermo. Nella prima attività sono stati trovati 2 lavoratori senza alcun contratto sugli 8 complessivamente occupati, nella seconda 1 lavoratore era in nero sui 5 regolarmente assunti. La presenza di lavoratori non assicurati in percentuale superiore al 10% ha fatto scattare a carico di entrambe le attività l’adozione del provvedimento di sospensione per lavoro nero.

Le contestazioni

I datori di lavoro per riaprire le rispettive attività hanno dovuto provvedere alla loro regolarizzazione ai fini INPS e INAIL. Contestate alle ditte anche violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro: mancata formazione e informazione ai tre lavoratori in nero, la mancata tutela sanitaria, e carenze nei Documenti di valutazione della sicurezza.

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Lavoratori in nero, denunciata la titolare di un locale

Continuano senza sosta i controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catania e del Nucleo Ispettorato del Lavoro, volti a reprimere le violazioni della legislazione sul lavoro, con particolare attenzione al lavoro irregolare. Nell’ambito di questi controlli, nelle ultime settimane i Carabinieri della Compagnia di Randazzo, con il supporto degli ispettori del NIL di Catania, hanno effettuato verifiche mirate in cantieri edili e attività commerciali come bar, pub e ristoranti.

I controlli dei Carabinieri

A Piedimonte Etneo, i Carabinieri della locale Stazione, insospettiti dalla musica ad alto volume che proveniva da un locale del paese già nel tardo pomeriggio, hanno deciso di effettuare un accesso ispettivo presso quell’esercizio. È stata verificata la posizione lavorativa dei dipendenti e sono stati raccolti vari documenti amministrativi. Fin da subito sono emerse alcune irregolarità relative allo status dei lavoratori e alla diffusione della musica per intrattenimento del pubblico. È stato appurato che, nonostante la presenza di un DJ con consolle e amplificatori, il locale non aveva stipulato il contratto con la SIAE. Inoltre, due dei tre lavoratori presenti, intenti a svolgere mansioni varie, non risultavano essere mai stati assunti.

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Scatta la denuncia

Terminati gli accertamenti da parte dei Carabinieri della Stazione di Piedimonte Etneo, il personale specializzato del NIL ha elevato a carico della titolare, una donna, due maxi sanzioni per lavoro irregolare dell’importo complessivo di 10 mila euro, con un recupero contributivo di 1.600 euro. L’attività imprenditoriale è stata sospesa, in attesa che la titolare ottemperi alle prescrizioni imposte. La donna è stata inoltre denunciata per impiego di manodopera in nero.

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