- Regionali, il Sadirs: bene appello direttore generale del Lavoro
- Chiesta riclassificazione dei dipendenti per gestire il post pandemia
- Intanto nei centri per l’impiego due impiegati su tre sono di fascia bassa
Le fasce più basse dei lavoratori dei centri per l’impiego chiedono attenzione al Governo regionale dopo la stabilizzazione degli Asu. Nei prossimi mesi saranno chiamati a dare conto e ragione a migliaia di disoccupati in cerca di lavoro. Per questo viene chiesto dai sindacati che si faccia presto al fine di potenziare i centri e dare il giusto riconoscimento ai lavoratori.
Attenzione a lavoratori di fascia A e B
“Nei prossimi mesi la Regione dovrà dare risposte a una onda d’urto di tanti soggetti che chiederanno lavoro. Ritengo giusto dare merito a quei lavoratori di fascia A e B, su cui è gravata fino a ora gran parte delle attività del dipartimento Lavoro. Abbiamo l’obbligo di dare loro quella riqualificazione che consentirà di affrontare le nuove sfide che ci attendono per dare risposte immediate ai cittadini”. Lo ha detto il dirigente generale del dipartimento del Lavoro, Gaetano Sciacca, in un video pubblicato su Facebook nel quale ha elogiato il governo regionale per la stabilizzazione degli Asu chiedendo adesso attenzione anche per il personale delle fasce più basse.
Lavorano svolgendo mansioni superiori
In tutti i centri per l’impiego lavorano circa 1.700 dipendenti di cui quasi 1.200 appartengono alle fasce A e B. Dunque risultano fondamentali per il buon andamento dell’amministrazione e oggi lavorano in sostanza svolgendo mansioni superiori. Tanto che il Sadirs in un comunicato ha mostrato vivo apprezzamento per le parole del dirigente generale: “L’intervento del direttore – scrive Franco Madonia del Sadirs – lancia assieme all’azione sindacale una campagna di sensibilizzazione del governo Musumeci e della politica siciliana, fuori da logiche demagogiche effimere e populiste, al fine di determinare una politica nuova mirata a risolvere la questione relativa all’efficienza ed efficacia dell’amministrazione regionale.
Chiesta riforma del sistema
“Puntiamo con forza alla riforma dell’ordinamento professionale – prosegue il sindacato – con il riconoscimento della professionalità e dei titoli dei dipendenti in servizio, peraltro in possesso di un’adeguata conoscenza informatica, e non guardiamo soltanto all’indizione di nuovi concorsi. Al dirigente generale – prosegue il segretario regionale aggiunto del Sadirs – va da parte nostra un sentito ringraziamento per avere posto con puntualità, coraggio e forza la questione. Una presa di coscienza di tutti gli attori interessati può determinare una pressione tale da costringere il governo a un’azione forte convinta e altrettanto coraggiosa per una riclassificazione e riqualificazione del personale regionale”.
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