Quanto vale una laurea fasulla? Molto, in certi casi. Si perché chi ha comprato esami mai sostenuti, e sarebbero una quarantina a Palermo secondo le indagini della magistratura e le verifiche interne dell’Università, oggi si trova ad essere iscritto a un albo professionale, svolgere la libera professione, in alcuni casi, perfino lavorare alla Regione o al comune di Palermo.
Chi fa, con successo, la libera professione di fatto dimostra l’assoluta inutilità del sistema universitario italiano, ma il vero scandalo riguarda chi ha ottenuto un lavoro pubblico magari (anzi certamente) scalzando chi non ha barato. Perché il sistema dei concorsi, delle selezioni additate come panacea di tutti i mali, si scavalca così.
E infatti i laureati irregolari di Palermo sono tutti impiegati. Uno lavora alla Regione, un altro al Comune. Un terzo fa il commercialista, un altro ancora aveva inserito nel curriculum uno splendido voto di laurea per essere assunto in un’ azienda estera,racconta l’edizione di oggi de ‘La Repubblica’. Sono venti gli ex studenti di Economia finiti sotto processo per aver conseguito tanti esami fasulli. Altri venti, iscritti a Ingegneria e Architettura, sono stati individuati dall’ università. La prima laurea è stata già revocata. Altre sono sotto osservazione.
Ora quelle persone introdotte nella società tremano. Perdendo il titolo di studio rischiano l’ annullamento del concorso vinto, o la cancellazione da un albo professionale.
Ma l’approccio dell’Università di Palermo è quantomeno prudente e nelle stanze del senato accademico si parla già di una parziale sanatoria. Non un regalo, tiene a precisare chi ci sta lavorando, ma una nuova iscrizione con la possibilità di sostenere gli esami ‘fasulli’ per completare il percorso di studi.
A fronte di questa apertura c’è chi ha deciso di mettersi in regola e di re iscriversi all’università. alcuni hanno perfino già completato il percorso di conferma della laurea prima che dci questa vicenda si sapesse. ma non è stato e non è per tutti così. C’è chi resiste e pretende di aver confermata quella laurea.
Al giornale parlano due avvocati, Stefano Cultrera e Giulia Clementi, e raccontano che gli esami ‘fasulli’ in realtà sarebbero stati sostenuti e si tratterebbe solo di disorganizzazione dell’università incapace di mettere ordine nei propri documenti “Abbiamo ritrovato due verbali d’ esame che semplicemente erano stati conservati nel posto sbagliato in segreteria. Perché i professori avevano indicato il nome di un’ altra materia”.
Ma la contestazione per lo studente che difendono riguarda quattro esami. Ne restano in bilico due ma c’è il sospetto che poi non sia tutta truffa quella che viene data in pasto ai media. Un altro studente, infatti, ha presentato la testimonianza dei professori sui suoi esami, altri hanno fatto ricorso al Tar contro l’annullamento della laurea disposto dal senato accademico.
La battaglia non riguarda solo l’Università. E’ anche legale. C’è una condanna annullata dalla Cassazione “C’è contraddizione fra quanto si dice nel dispositivo e quello che poi è scritto nella motivazione”.
Insomma la vicenda è delicata e non c’è alcun tipo di certezza. solo una grande bolgia che colpisce mortalmente la già poco credibile istituzione universitaria italiana
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